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Domande Frequenti

 

  • Ma Google può portare ricchezza...

    Bene, questa è un ottima domanda.

    Chi sono i fondatori di Google

    Nel 1997 Larry Page e Sergey Brin sono due studenti di Stanford e stanno lavorando a un progetto che vuole sfruttare un algoritmo per classificare i siti: nello stesso anno registrano il dominio Google e fondano la società nel 1998. Page è un "figlio d'arte": il padre è professore universitario di informatica, mentre la madre ha un master nella stessa materia. Brin, invece, è nato in Russia e si è trasferito negli Stati Uniti a sei anni.

    Loro sono diventati ricchissimi e ci hanno dato uno strumento che può miglorare anche il nostro stato sociale. E' opportuno però avere idee sempre precise su quello che si vuole realizzare per non perdere tempo. Se hai un progetto guarda sempre se è realizzabile e se questo progetto può essere utile. Se stai sviluppando qualcosa che serve e se sei unico potrai anche essere vincente.. e forse allora Google ti servira per farti conoscere. Google ti apre al mondo solo se sei particolare se sei unico.


  • Rif. 798
  • Che posto occupa Google nel 2018

    Quando si parla di motori di ricerca ovviamente si pensa subito a sua maestà Google e come potrebbe non essere così visto che ad oggi Big G continua a detenere indisturbato il primato di motore di ricerca più utilizzato non solo in Italia ma anche nel mondo. Una supremazia che ormai va avanti già da diversi anni. Un monopolio ben percepito non solo da chi effettua ricerche sul web ma anche per chi possiede un sito web come questo. Chi più chi meno ma tutti gli editori online, professionali o amatoriale, provano ogni strategia possibile per piazzarsi al meglio tra le “braccia” di big G!

  • Rif. 799
  • WEB MARKETING

    WEB MARKETING
    Il Search Engine Marketing comprendente tutti quei servizi atti a soddisfare le esigenze delle persone nel momento piu' avanzato del processo d'acquisto: quello del bisogno, in cui si va alla ricerca di informazioni su prodotti e servizi che lo soddisfino, utilizzando principalmente i motori di ricerca.

    Oggi si parla di Search Marketing (senza Engine) perche' l'attenzione sulla ricerca dell'utente si e' ampliata includendo altri ''luoghi'' in cui si trovano le informazioni desiderate, in particolare social networks e portali tematici.

  • Rif. 620
  • SOCIAL MARKETING

    SOCIAL MARKETING OPPORTUNITA' DA NON PERDERE PER AUMENTARE LA VISIBILITA' DEL SITO INTERNET; MA COME FARE? 

    l Social Media Marketing è il modo per aumentare la popolarità e diffondere ad un vasto pubblico (community) il proprio brand, i prodotti e i servizi, attraverso i Social Network (canali sociali online come Facebook, Twitter, YouTube, Linkedin, ecc.). La presenza sui Social Network è fondamentale e proficua. Una qualsiasi notizia che normalmente avrebbe bisogno di mesi se non di anni per la diffusione, su Twitter e su Facebook si espande a macchia d’olio nel giro di poche ore.

    La vera forza della comunicazione sui Social Network è rappresentata dal passaparola online, che si propaga semplicemente grazie, ad esempio, ai tasti “condividi” e “mi piace”.Questo funzionerà ovviamente se il messaggio, il prodotto o il servizio sarà oggettivamente interessante, coinvolgente, innovativo.


  • Rif. 621
  • WEB MARKETING

    Cosa è il Web Marketing ? per comprenderlo iniziamo a capire il significato di queste parole:

    Cosa è il Web: con queste tre lettere si intende tutto ciò che è online e cioè raggiungibile attraverso una connessione ed un dispositivo in grado di interpretare nel modo corretto i contenuti e i servizi raggiungibili attraverso Internet

    Cosa è il marketing: con questa parola si intendano tutte quelle azioni che sono utili a promuovere e diffondere un qualsiasi servizio, prodotto o persona pubblica di cui intendiamo espandere la conoscenza al maggior numero di persone.

    Dopo queste brevi e volutamente riduttive spiegazioni va da sé che nella definizione di web marketing si possano comprendere tutte quelle attività che si possano utilizzare su Internet per diffondere un qualsivoglia argomento commerciale e non.



  • Rif. 628
  • WEB MARKETING E POSIZIONAMENTO

    web marketing

  • Rif. 635
  • Cos'è il web marketing?

    Cosa è il Web Marketing ? per comprenderlo iniziamo a capire il significato di queste parole:

    Cosa è il Web: con queste tre lettere si intende tutto ciò che è online e cioè raggiungibile attraverso una connessione ed un dispositivo in grado di interpretare nel modo corretto i contenuti e i servizi raggiungibili attraverso Internet

    Cosa è il marketing: con questa parola si intendano tutte quelle azioni che sono utili a promuovere e diffondere un qualsiasi servizio, prodotto o persona pubblica di cui intendiamo espandere la conoscenza al maggior numero di persone.

    Dopo queste brevi e volutamente riduttive spiegazioni va da sé che nella definizione di web marketing si possano comprendere tutte quelle attività che si possano utilizzare su Internet per diffondere un qualsivoglia argomento commerciale e non.


  • Rif. 636
  • Costo sito Web?

    Quanto costa un sito Web?

    Il buon senso regola tutto, anche il web
    Se aprire un negozio fisico costa decine di migliaia di euro, un e-commerce non può costare meno 1200-1600 Euro, mi sembra ovvio.

    Non credete a chi vi dice che sviluppare un sito web e vendere online è facile e costa poco. Dovete sempre tenere i piedi per terra e pensare che avrete ciò per cui state pagando.

    Investire 500 euro per un sito web oppure una landing page che non funziona significa buttare via 500 euro.

    Studia bene i contenuti e gli Slogan, crea un sistema di navigazione fluida e intuibile, dai al sito una grafica moderna.

  • Rif. 639
  • PERCHE' BISOGNA AVERE UN SITO INTERNET?

    Sono 25 milioni gli utenti che si collegano a internet ogni mese.
    Un sito internet comunica affidabilità e professionalità, i messaggi sono chiari e immediati. 
    Il sito web è il mezzo di comunicazione per eccellenza e permette la massima interazione con i propri interlocutori.
    E' dimostrato che prima di qualsiasi acquisto di prodotto o servizio il cliente si informa... ma dove se non su internet?

  • Rif. 640
  • I principali linguaggi di programmazione dei siti internet.

    1) PHP è l'indiscusso leader dei linguaggi lato server usati oggi su internet.
    Ogni volta che si vuole aprire un sito comprando un server di hosting, viene fornito l'interprete PHP, usato da CMS popolari come WordPress e su siti come Wikipedia o Facebook.
    Essendo un linguaggio lato server, il codice viene elaborato prima che raggiunga il browser dell'utente, quindi, quello che tutti vedono, è l'elaborazione finale e nessuno può sapere il codice PHP originale.
    PHP è usato di solito insieme a MySQL, il linguaggio che permette di estrarre informazioni da un database, manipolarlo e presentarlo all'utente (ogni volta che c'è un elenco a scelta multipla, c'è un database).
    Il PHP può anche essere utilizzato per scrivere script a riga di comando o applicazioni web con interfaccia grafica.
    Di PHP, essendo molto popolare, ci sono tantissime guide in italiano, sia per principianti che per esperti, disponibili gratuitamente su siti specializzati come HTML.it.

    2) MySQL è un altro componente fondamentale compreso nelle installazioni dei webserver standard, quelli che si comprano con pochi euro per aprire un sito nuovo.
    MySQL non è proprio un linguaggio di programmazione ma il codice per gestire un database gratuito e open source.
    MySQL è in realtà un linguaggio a riga di comando per gestire ed estrarre dati o anche per creare automatismi.
    Ci sono alcuni strumenti a interfaccia grafica come PHPMyAdmin per gestire Database più facilmente.
    Il database MySQL alimenta i blog WordPress in modo che tutti gli articoli possano essere memorizzati in modo ordinato nel databse.

    3) JavaScript non è un codice di programmazione (non deve essere confuso con Java) ma un linguaggio di scripting.
    Gli script Javascript servono a creare facilmente interattività nelle pagine Web ed è un linguaggio di scripting che viene eseguito localmente sul browser dell'utente, così il sito internet può rispondere alle interazioni dello stesso.
    Per esempio, c'è un javascript quando si preme su un link che mostra contenuto nascosto, senza ricaricare interamente la pagina.
    Se c'è qualcosa di interattivo su un sito che non è un'animazione Flash, probabilmente si tratta di Javascript.

    Tra i più celebri script in Javascript c'è JQuery, multifunzione, che sta diventando lo standard per le pagine web moderne.
    Il linguaggio JavaScript è usato anche per la tecnica di sviluppo Ajax.
    Su Javascript, avevo segnalato diverse risorse nell'articolo nell'articolo sugli schemi di sintesi HTML, CSS e Javascript

    4) Python è un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti, facile da usare e ottimo per l'apprendimento.
    Python è open source e viene usato anche da Google, Yahoo e, soprattutto, da Youtube proprio perchè semplice da leggere e da modificare per fare aggiornamenti e manutenzione.
    Per un programmatore Java o C, imparare Python dovrebbe essere una passeggiata.

    5) ASP.net è il linguaggio di programmazione per i siti web posizionati su server Microsoft (mai gratuiti).
    Asp.net serve a creare contenuti dinamici ed interattivi ed è soprattutto utilizzato negli ambienti aziendali dove si utilizzano server Windows, quindi, impararlo potrebbe portare diversi sbocchi lavorativi.
    Solitamente i contenuti ASP sono scritti usando i VBScript (script in Visual basic).

    6) Perl prima era un linguaggio di programmazione molto usato per i siti web mentre adesso è meno usato in favore di PHP.
    Perl è anche usato per la tecnologia dei webserver CGI.

    7) Ruby è un linguaggio usato da siti famosi come Groupon, Shopify e Twitter.
    Si tratta di un linguaggio veloce e con meno ripetizioni, che viene interpretato dal server e poi inviato come pagina HTML completa al browser (come avviene per il PHP).
    Purtroppo, la maggior parte dei servizi di hosting non supportano Ruby quindi bisognerebbe sapere come configurare un proprio webserver.

  • Rif. 643
  • Seo web

    seo-web

  • Rif. 645
  • ESSERE IN INTERNET E' UNO STIMOLO PER I CLIENTI?

    Avere una presenza in Internet  significa stimolare l'interesse del pubblico, ed è per questo che sempre più le aziende inseriscono nei loro spot o affissioni il proprio indirizzo web. 
    Pensiamo semplicemente alla moltitudine di prodotti che una azienda può vendere. Come pubblicizzarli? Uno ad uno? Con un sito web si presenta un'azienda nella sua totalità.

  • Rif. 646
  • Da cosa dipende la velocità di apertura di una pagina internet?

    La velocità di apertura della pagina può variare a seconda di molteplici fattori: primo tra tutti la velocità della banda internet qui dalla qualità della linea telefonica; dalla quantità di immagini che la pagina contiene e dalla compressione delle stesse (formato delle immagini); codice ricorsivo e formattazioni elaborate. Spesso anche l eccessivo utilizzo di codice javascript può rallentare. Una pagina troppo pesante viene sicuramente penalizzata da google e difficilmente otterrà un buon posizionamento.

  • Rif. 648
  • Siti internet per dentisti.

    Sono molte le categorie commerciali che aggrediscono il mercato con una forte presenza sul web. Anche gli studi dentistico cercano di affermarsi realizzando pagine web sempre più professionali presentando molte news informative per dare al potenziale cliente l idea di presenza e di conoscenza nel settore. Guarda il sito da noi realizzato:  


  • Rif. 652
  • SITI WEB. QUALE SCEGLIERE?

    Non è solo questione di prezzo ma anche di esigenze; Perchè fare un sito internet statico?  quando fare un sito internet dinamico?. Questi sono i primi quesiti a cui rispondere: Statico se avete solo una esigenza di presenza e di visibilità; dinamico se oltre a questo dovete spesso inserire nuove informazioni tipo news o blog.

  • Rif. 653
  • Quanto vuoi spendere per un sito Internet?


    Cerchiamo di essere coincisi: si parte da Euro 600,00 per un sito statico, Euro 900,00 per un sito dinamico e a salire per siti personalizzati con sezioni protette e E-commerce da Euro 1200..


     

  • Rif. 655
  • Facebook fare pubblicità.

    Se vuoi iniziare a promuovere in Facebook la tua attività, o se stai già gestendo la tua Pagina Aziendale per pubblicizzare la tua azienda nella speranza di cercare e acquisire nuovi clienti, probabilmente ti sei posto queste domande:

    “Quanto devo spendere per una campagna pubblicitaria in Facebook?”

    “Quanto dovrebbe costare mediamente un’inserzione pubblicitaria?”

    “Quali sono i costi nascosti della promozione su Facebook?”

    È ora di fare un po’ di chiarezza su questi temi, e darti finalmente un’idea chiara del guaio in cui ti stai cacciando!

    Comunque puoi iniziare anche con una spesa controllata di alcune centinaia di euro mensili. Investendo 400,00 euro abbiamo la capacita di colpire qualche migliaia di utenti e sulla base delle risposte ottenute si possono calibrare altre azioni.


  • Rif. 656
  • Il marketing online.

    Rientrano Nella Categoria Del Marketing Online Tutte Le Strategie Volte A Far Acquisire Visibilita' Online A Un Brand, A Un Prodotto, A Un Servizio. Gli Obiettivi Possono Essere Molteplici, Non Solo La Vendita Online (Ecommerce) Ma Anche La Promozione Della Propria Immagine Aziendale (Brand Reputation), La Creazione Di Una Rete Sociale (Social Networking). Per Ognuno Di Questi Obiettivi Gli Strumenti Di Marketing Online Sono Molteplici, Conoscerli Tutti E Impensabile Se Non Si Fa Esattamente Questo Lavoro, Il Lavoro Del Web Marketer, Il Web Marketing

  • Rif. 657
  • Il web marketing, da dove partire?

    Un'efficace strategia di Web Marketing deve prevedere la cura e l'attenzione, in primis, per il sito web aziendale. Il sito web e' il tuo bigliettino da visita, ti rappresenta, se e' un 'buon sito web' la tua Azienda sara' credibile, se non lo e' la tua Azienda non sara' credibile: e' matematica! Una strategia efficace e completa deve poi poter consentirti di presidiare i canali Social anche attraverso un corporate Blog..

  • Rif. 658
  • costi posizionamento e come muoversi.

    analisi dell' XHTML e suggerimenti per ottimizzazione tags html

    analisi dei testi presenti e suggerimenti per creazione landing pages e modifiche dei contenuti suggerimenti per la ridefinizione della struttura interna basata sulle keyword richieste

    definizione delle migliori parole chiave e della organizzazione dei link interni al sito

    suggerimenti per siti contestuali per ottenere link esterni in arrivo

    consulenza sul setup degli strumenti di Google per la gestione SEO

    consulenza sugli strumenti software da installare sul sito necessari per una migliore indicizzazione da parte dei motori di ricerca

    suggerimenti per l'utilizzo corretto dei tag xhtml e per rispettare le direttive di accessibilita' e usabilita' per i vostri siti

    analisi delle parti html da rimuovere che appesantiscono la struttura del sito

    tempistiche di posizionamento per le parole chiave richieste
    esame di fattibilita' del posizionamento entro i tempi proposti
    esame della concorrenza per le principali parole chiave di settore

    Consulenza SEO BASE: costo indicativo 250 Euro (una tantum)

  • Rif. 659
  • A chi serve un sito internet?

    Tutti i professionisti dovrebbero sfruttare il canale online, perché è uso comune di tutti informarsi su internet e ricercare sui motori di ricerca quello di cui si ha bisogno: dai vestiti al dottore non ci sono più limiti. Quindi meglio fare questo tipo d investimento perché sicuramente porta profitto. Chi non ha mai trovato o comprato qualcosa online!!!

  • Rif. 660
  • Come promuovere il sito.

    Nessuno può promettere con certezza di posizionare un sito web nelle prime posizioni perché in prima pagina ci sono solo 10 posti e tutti tentano di essere lì in ogni modo spendendo tempo studio e danaro. L unico metodo certo è affidarsi a dei professionisti per organizzare una campagna pubblicitaria con Adwords, ovviamente bisogna investire almeno qualche centinaia di euro solo per il progetto e poi a seconda dell' importanza delle masterkey viene pianificata la strategia sulla base del budget.

  • Rif. 662
  • Chi non ha mai trovato o comprato qualcosa online!!!


    Tutti i professionisti dovrebbero sfruttare il canale online, perché è uso comune di tutti informarsi su internet e ricercare sui motori di ricerca quello di cui si ha bisogno: dai vestiti al dottore non ci sono più limiti. Quindi meglio fare questo tipo d investimento perché sicuramente porta profitto. Chi non ha mai trovato o comprato qualcosa online!!!

  • Rif. 664
  • Cosa fare per essere primi su google?

    arrivare nelle prime posizioni del motore di ricerca è molto difficile e i fattori determinanti sono molti. La struttura del sito i suoi contenuti e la semplicità in primis ma da non sottovalutare è il lavoro che bisogna attivare fuori dal sito.
    È importante lavorare sul il link popolarity quindi creare dei link esterni autorevoli che puntano al sito che vogliamo posizionare, dobbiamo trovare blogger con cui stringere un rapporto di collaborazione e attirare la curiosità del pubblico 


  • Rif. 665
  • Algoritmo di Google

    con il tempo l’algoritmo di Google  è diventato molto più sofisticato e il codice rimane segretissimo. L’ algoritmo di Google più recente valuta e analizza molte variabili che molti anni fa non erano presenti. Per esempio, i social networks, lo spam, la duplicazione dei contenuti la struttura della sintassi.

    Conoscere l’algoritmo di Google significherebbe capire esattamente quanto peso Google attribuisce ad ogni elemento di un sito per determinare la sua classifica all’interno delle ricerche effettuate da parte degli utenti.

    Per questo motivo l’algoritmo sarà sempre segretissimo e l’unico modo per avvicinarsi al ragionamento su cui basa le sue classificazioni nella serp di Google è utilizzare l’esperienza e la conoscenza accumulate nel settore SEO. Inoltre è essenziale continuare a monitorare l’evoluzione di Google e del suo algoritmo per rimanere aggiornati sulle modifiche da effettuare sulle proprie strategie di SEO.

  • Rif. 669
  • Sito internet per costruttori edili www.costruttore-edile.it

    Sono un piccolo costruttore edile e vorrei attirare dei nuovi clienti fa cento un sito internet che dia l'immagine dei mie lavori dalla ristrutturazione di case alla costruzione di palazzine.


  • Rif. 670
  • Abandon rate!!!

    L'abbandon rate è la percentuale di utenti che abbandona il processo di conversione cioè utenti che entrano nella pagina internet sponsorizzata ma abbandonano senza concludere l'operazione. Questa percentuale può essere calcola con due tecniche: abbandono parziale e abbandono totale.

    Un termine simile è il Bounce che corrisponde all'entrata di un visitatore su una pagina web e alla sua immediata uscita dallo stesso. Si parla di sessione di visita quindi di visualizzazione di una sola pagina.

  • Rif. 671
  • MOTORI DI RICERCA

    I motori di ricerca sono lo strumento principale per generare traffico spontaneo su internet,in quanto forniscono una risposta immediata a quello che l'utente sta cercando. I risultati visualizzati dal motore di ricerca si dividono in naturali e sponsorizzati (cioè a pagamento). Quando si parla di posizionamento naturale si parla di Seo altrimenti di Adwords.

  • Rif. 672
  • Porta traffico qualificato sul tuo sito

    Porta traffico qualificato sul tuo sito con un investimento conveniente e produttivo.
    I motori di ricerca sono in assoluto il miglior veicolo di traffico qualificato per un sito, quindi lo strumento di promozione più efficace e conveniente per farti conoscere in rete, per acquisire nuovi contatti o clienti e rendere il tuo sito uno strumento di business ancora più efficace. Attraverso i motori puoi infatti "catturare" i visitatori proprio mentre stanno cercando ciò che tu puoi proporre loro! 
    I nostri programmatori lavoreranno per portarti nelle prime posizione dei principali motori di ricerca Fasi della campagna di posizionamento sui motori di ricerca.

    Marketing sui motori di ricerca Search engine marketing.

    Il Search engine marketing (SEM) è un insieme di metodologie volte all'utilizzo del canale motori di ricerca per il raggiungimento di obiettivi di marketing, come ad esempio il miglioramento del posizionamento di un sito all'interno delle pagine dei motori di ricerca per facilitarne la reperibilità attraverso le ricerche online.

    Il search engine marketing si riferisce anche alla professione svolta dai nostri consulenti che conducono progetti di ottimizzazione per i motori di ricerca sui siti dei nostri clienti o pianificano campagne di keyword advertising (pubblicità calibrata sulle parole chiave).

    Le attività svolte nel posizionamento sui motori di ricerca sono molteplici ed è possibile elencare le più note:

    1.Analisi del sito e dei concorrenti. Vengono analizzati i termini più utilizzati sui motori di ricerca in relazione alle attività descritte dal sito da posizionare, viene fatta un'analisi on line dei concorrenti e delle principali parole chiave utilizzate da loro, infine è utile stilare una lista di parole chiave idonee al posizionamento del sito.
    2.Ottimizzazione delle pagine web. In seguito all'analisi preliminare viene definita la struttura del sito che dovrà risultare idonea ad ottenere dei buoni posizionamenti e sulla base di questa struttura vengono realizzate le pagine web da ottimizzare in conformità alle linee guida espresse dai principali motori di ricerca.
    3.link popularity. Per ottenere dei buoni posizionamenti nelle SERP è indispensabile ottenere dei link da siti esterni. Si può raggiungere l'obiettivo attraverso una strategia di costruzione e reperimento di link che comprenda diversi canali: emissione di rassegne e comunicati stampa attraverso siti dedicati; invio di url del sito a siti correlati all'argomento; invio di documenti ben scritti a siti e blog rilevanti. La caratteristica saliente per una link popularity efficace non dipende dagli strumenti adottati: per poter ispirare le persone a mettere un link bisogna avere dei contenuti interessanti. I migliori link sono comunque quelli reperiti in maniera spontanea.

    FORMULA PAGA A RISULTATO RAGGIUNTO

    Posizionamento Siti Internet

    Scegli il posizionamento vincente al prezzo che fa per te, i pacchetti seo di Servizi di Posizionamento sono flessibili e si adattano a tutte le esigenze, aziendali e professionali.

    I punti di forza del contratto di posizionamento.

    Paghi solo il risultato ottenuto, cioè l’investimento della prima pagina di Google. Nessuna spesa è dovuta per risultati minori da quelli previsti nel contratto. Punta tutto sulla visibilità in prima pagina. Ottieni il massimo dal motore di ricerca più famoso del mondo, il sito numero uno del pianeta per numero di visite.
    Massimizza il ritorno di investimento col traffico mirato. L’analisi e lo studio delle parole chiave, la panoramica sul mercato e la concorrenza sviluppata nella prima fase del contratto ti dà la forza per conoscere chi sono i tuoi concorrenti, cosa fanno, che traffico attirano e su quali parole chiave si muovono.
    Posizionamento Garantito e sicuro. Le più ampie garanzie nell’investimento, che prevedono il pagamento delle somme principali solo a risultato raggiunto, documentato e stabile.
    Esperienza, professionalità, competenza. Elementi che fanno la differenza in un web che non offre garanzie e offre molta improvvisazione. Affidati a chi lavora in campo nazionale su lavori concreti.


  • Rif. 673
  • CMS JOOMLA. 

    Joomla è il cms attualmente più diffuso, un CMS Content Management System è un sistema di gestione dei contenuti questi sistemi sono sempre più diffusi e permettono di gestire in modo automatico i contenuti di un sito internet una volta creata la struttura del sito con gli strumenti messi a disposizione i contenuti possono essere forniti in modo semplice attraverso una pratica interfaccia anche da utenti non molto esperti il sistema permette di creare utenti abilitati a fornire contenuti e a gestirli. Permette anche di stabilire quando un contenuto va pubblicato e quando eventualmente la sua pubblicazione deve finire.

  • Rif. 674
  • COSA SERVE PER JOOMLA?

    Trattandosi di un sistema per la creazione di siti internet per poter usare Joomla occorre un web server e IL web server più adatto a Joomla e Apache su un sistema operativo Linux, è comunque possibile utilizzare anche un web server IIS. Oltre al web server a un sito Joomla serve un sistema di gestione dei dati ossia un programma DATABASE che posso memorizzare la struttura stessa del sito e i suoi contenuti; nello specifico Joomla utilizza il database mysql che deve essere ospitato sul web server.Per completare l'ambiente in cui vive un sito Joomla è necessario un interprete per il linguaggio PHP. Riepilogando un po' quanto detto fin qui possiamo dire che giungla richiede un ambiente di tipo LAMP un acronimo per IDENTIFICARE Linux Apache MySQL PHP.

  • Rif. 675
  • Cos'è il Social Project

    E' un servizio che Vi libera da dover creare, aggiornare e modificare periodicamente le Vostre pagine Social: Facebook, Instagram, Pinterest, LikedIn



  • Rif. 804
  • Woocommerce Novità

    Woocommerce, come sappiamo, è uno dei più popolari moduli di E-Commerce presenti sul web, è un plugin quindi in grado di trasformare WordPress in un perfetto shop online. La caratteristica principale di questo plugin è l’estrema semplicità di utilizzo visto che basta installarlo per avere già pronto uno shop di base, la sua facilità di gestione e aggiornamento, la possibilità di personalizzarlo e, una delle cose più importanti, eredita la scalabilità di WordPress consentendo a sviluppatori e tecnici di apportare delle modifiche in maniera relativamente semplice.

    Woocommerce oggi è “montato” sul 10% di tutti gli e-commerce presenti in rete, vicino ad altre piattaforme come Magento che sono al 12%, e questo ci fa capire quanto questo plugin sia cresciuto nel tempo e stiamo crescendo ancora, soprattutto dopo l’acquisizione da parte di Automattic, azienda ideatrice di WordPress.

    Ma veniamo subito al succo della questione e vediamo insieme quali sono le novità di Woocommerce nella versione 3.0:

    1. La prima novità è dedicata agli sviluppatori e si tratta dell’introduzione di nuove classi CRUD (Create, Read, Update, Delete). Queste nuove classi permettono una interazione migliore e più avanzata tra il database e il codice aggiungendo struttura, validazione e controllo. Grazie a questo si ha un maggiore controllo nel flusso dei dati.
    2. Sistema di Logging migliorato e velocizzato.
    3. Nuova API e nuova interfaccia in linea di comando (CLI).
    4. Gestione migliorata e avanzata dei multisite.
    5. Possibilità di ordinare tasse e aliquote automaticamente.

    Per quanto invece riguarda l’esperienza utente, le migliorie sono anche qui notevoli e nello specifico hanno interessato:

    1. Nuova Gallery (Finalmente) nella scheda prodotto con aggiunta della funzionalità di swipe e zoom anche per i dispositivi mobili.
    2. Miglioramenti notevoli nelle prestazioni. Grazie alla rimozione del WP_Query dai file up-sell e related ad esempio, molte query al database sono state eliminate.
    3. Grazie ad un piccolissimo delay nelle notifiche ordine le prestazioni sono aumentate del 50% rispetto alle versioni precedenti.
    4. Sono stati accorpati gli sconti percentuale e in carrello nella sezione dei coupon per una più snella gestione.
    5. I prodotti raggruppati che contengono un sotto prodotto esaurito ora non mostrano più il prezzo barrato.
    6. I pagamenti tramite PayPal ora vengono automaticamente riscossi quando l’ordine cambia nello stato di “In Elaborazione” oppure “Completato”.

  • Rif. 809
  • SITI_WEB

    SITI_WEB

  • Rif. 810
  • ELEMENTOR WORDPRESS

    Acquista Elementor Pro

    Elementor 2.1 ecco le novità

    Funzionalità video rinnovate e break point personalizzati sono alcune delle novità presenti nella versione 2.1 di Elementor

    Elementor 2.1, tutte le novità!

    Funzionalità video rinnovate, breakpoint personalizzati​, integrazione WP-CLI e compatibilità con Gutenberg

    In questo post vi illustriamo le modifiche che sono stata apportate nella versione di Elementor 2.1, da qualche giorno resa disponibile a tutti gli utenti di Elementor.

    Sono state introdotte un sacco di funzionalità all’interno della nuova versione. Nel prossimo articolo esamineremo il set di funzioni Copia Incolla e gli altri miglioramenti dell’interfaccia utente, mentre con questo articolo avrai la possibilità di scoprire altre utili funzionalità introdotte: i miglioramenti video, i punti di rottura personalizzati, la compatibilità con Gutenberg e l’integrazione con WP-CLI.

    Le nuove funzionalità dei video con Elementor


  • Rif. 811
  • SIGNIFICATO DI SEO

    SIGNIFICATO DI SEO

    Con l'acronimo inglese SEO (Search Engine Optimization) si intendono tutte le attività di web marketing che vengono applicate ai motori di ricerca (detti in inglese "Search Engine"), al fine di aumentare il posizionamento (o ranking) di un sito nei risultati organici dei motori di ricerca (leggi anche il nostro articolo sull'ottimizzazione SEO per mantenere il ranking dei siti web). I risultati organici sono i "risultati gratuiti" che vengono offerti dal motore di ricerca e si contrappongono con i risultati sponsorizzati. Quando fai una ricerca su Google, puoi identificare i risultati sponsorizzati in quanto Google appone la scritta gialla "ann.". Di seguito uno screenshot per maggior chiarezza:


  • Rif. 812
  • E-MARKETINK

    C’è molta confusione, in verità, sul significato reale ed operativo della visibilità on-line.

    Le strategie incrementare la visibilità di un sito sono numerose e i motori di ricerca non sono l’unica strada percorribile… Se è vero, infatti, che i motori di ricerca sono la principale “via di accesso” ad un sito, è però altrettanto vero che esistono tecniche di fidelizzazione ed “e-marketing” in grado di sostenere in modo importante l’afflusso di visitatori.
    A grandi linee, le strategie di intervento attivabili per aumentare la visibilità di un sito internet sono:
    1. Efficace strutturazione sito: si riferisce ad una buona strutturazione del sito; se il sito lo avete già e ben strutturato siete a buon punto!
    2. Ottimizzazione tag e meta-tag: si riferisce ad un ambito più tecnico, ma strettamente legato alla realizzazione del sito o alla sua ristrutturazione. Anche se l’ottimizzazione dei meta-tag e degli altri elementi che compongono una pagina difficilmente potrà – da sola – farvi raggiungere la vetta dei Motori (in qualche caso potrebbe, però, bastare), si tratta comunque di una parte importante per cominciare ad aprirvi un varco tra la moltitudine dei siti concorrenti.
    3. Segnalazione spider motori: è, per così dire, la “chiamata” rivolta ai motori di ricerca.
    4. Efficace posizionamento: approfondisce il concetto di “posizionamento”.
    5. Web-Marketing Evoluto: è un po’ “l’uovo di colombo” della visibilità. Una grande efficacia anche con costi contenuti, una applicabilità vastissima e, in molti casi, garanzie certe!
    6. Strumenti addizionali: troppo spesso ignorati da chi parla di di visibilità e posizionamento, possono dare un contributo decisivo e, per di più, facendo anche altre cose! Si tratta di strumenti che, pur non nascendo per la visibilità, possono dare notevoli risultati – se correttamente integrati in un progetto complessivo.
    7. Affiancamento Continuo:  E’ la naturale evoluzione dei punti precedenti, soprattutto quando la maturità del sito è tale da beneficiarne davvero!

  • Rif. 813
  • Come funziona il Social media marketing

    Come funziona il Social media marketing

     

    Imprese e Organizzazioni creano (o si connettono) a delle “reti di individui” (community) che condividono interessi e valori espressi dall’Azienda sui social. A questi soggetti vengono proposti dei contenuti rilevanti in vari formati (testo, immagini, video, ecc.) capaci di generare discussioni riguardo e con l’Impresa, su specifiche tematiche.

    Se gestita correttamente, l’interazione dell’utente/cliente con questi contenuti può produrre fidelizzazione (loyalty) e social media advocacy. Gli utenti/clienti cioè con i loro “like”, “commenti”, “condivisioni”, attivano il passaparola online coinvolgendo singolarmente il loro network (amici, fan, follower) nella discussione.

    Ciò incrementa di molto la possibilità che una frazione di questi a sua volta finisca per diventare un fan/follower dell’Azienda/Organizzazione o del brand. 

    Social marketing o social media marketing?

    Alcune volte su blog, podcast ed altri contenuti si fa erroneamente uso di social marketing come sinonimo di social media marketing. In realtà il social marketing è una disciplina popolare nei primi anni ’70 grazie a Philip Kotler e Gerald Zaltman, nella quale il “prodotto” che deve essere promosso non è un bene o un servizio ma è il “comportamento umano”. L’obiettivo di una campagna di social advertising è infatti ad esempio quello d’incoraggiare le persone a proteggere l’ambiente.

     

    Quali sono i benefit del Social Media Marketing?

     

    Compreso il social media marketing cos’è, vediamo adesso quali sono i principali benefit offerti da questa disciplina

    • Miglioramento della customer satisfaction
    • Incremento della fedeltà del cliente (brand loyalty)
    • Miglioramento del servizio di Customer service
    • Incremento dei contatti commerciali (sales leads) e vendite
    • Aumento del traffico web verso il sito o un blog
    • Migliore posizionamento del sito (ranking) sui motori di ricerca
    • Incremento della notorietà o consapevolezza di marca (brand awareness)
    • Connessione e sviluppo di relazioni interattive con il proprio target audience
    • Sviluppo di una reputazione come esperto o leader nel settore di appartenenza (brand authority)

     

    Il social media marketing presenta però anche degli “svantaggi” riconducibili a:

     

    • Necessita di Maggiori risorse: le piattaforme social sono svariate e differenti, conseguentemente le varie forme dei contenuti (testo, video, podcast, webinar, ecc.) da pubblicare e condividere vanno adattate alle specificità di ciascuna di loro. Allo stesso modo una campagna social media marketing non può essere lanciata e lasciata sola a se stessa. Anch’essa, come nel primo caso, richiede tempo e risorse umane ad essa dedicate. Un certo rilevo poi, specie per molte micro-imprese e PMI, assume la disponibilità di risorse finanziare a cui però si può in parte fare fronte attuando strategie di Influencer Marketing

    • Natura dei social media: un post negativo di un cliente, o peggio mal gestito, può diventare virale e così facendo danneggiare seriamente la reputazione di un brand.

     

    Perché investire nel Social Media Marketing?

     

    • Bassi costi: Creare profili sui social è gratuito così come creare e gestire con il proprio social media management, campagne di social networking. 

    • Alto ROI (ritorno sull’investimento) dagli investimenti pubblicitari: il ROI generato dal social media advertising è il più alto tra le varie forme di paid advertising. I social ads inoltre, sono un tipo di pubblicità che permette un’alta profilazione del target e personalizzazione: gli “ads” verranno mostrati solamente agli utenti realmente interessati ai prodotti/servizi promossi dall’inserzionista.

    • Alto conversion rate (CR) o tasso di conversione: più del 51% dei social media marketer affermano che lo sviluppo di relazioni significative con i clienti si ripercuote positivamente sui risultati di vendita (fonte bluefountainmedia)

    • Miglioramento del Customer Insights: a differenza dei contenuti condivisi attraverso canali privati quali e-mail, tool e app di instant messaging, e perciò di difficile misurazione (Dark Social), diversi social media marketing tool permettono un preciso monitoraggio delle attività sui vari profili social aziendali. Dall’analisi dei numerosi dati raccolti (insight) tramite tool come Google Analytics, è possibile ricavare importanti informazioni sul “sentiment” verso il brand, oltre che su composizione demografica, interessi, comportamenti e bisogni dei clienti. 

  • Rif. 814
  • COS’È LA SEO?

    Iniziamo con l’ottimizzazione per i motori di ricerca, o Search Engine Optimization: questa strategia, che racchiude in sé attività da svolgere sul sito e attività da svolgere al di fuori del sito, ha lo scopo di attirare visite “naturali”. Che cosa si intende con questo termine? Una visita naturale è una visita che non viene pagata: in pratica, un utente digita una determinata keyword – parola chiave – e la nostra pagina appare tra le primissime posizioni. Questo succede quando i nostri contenuti vengono costruiti appositamente per “strizzare l’occhio” ai numerosissimi algoritmi di Google e vengono, quindi, considerati “di qualità” dal sommo motore di ricerca. L’unico costo previsto in questo senso dalla tua azienda riguarda il lavoro di uno SEO specialist, che si occupa proprio di rendere il tuo sito consono ai princìpi di Google, o di un consulente SEO, nel caso volessi svolgere autonomamente le diverse attività.

    QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLA SEO?

    Come dicevamo, l’ottimizzazione per i motori di ricerca presenta 2 obiettivi principali:

    • Attirare visite “naturali” – che vengono definite in termine tecnico “organiche” – al sito per far conoscere l’azienda e le sue caratteristiche all’utente;
    • Migliorare la User Experience all’interno del sito. Che cosa indica questo termine così particolare? Non è nient’altro che l’esperienza che l’utente compie quando si trova nel sito: rimane piacevolmente nelle diverse pagine o scappa a gambe levate? Google, in questo senso, si basa su algoritmi molto rigidi, che mettono costantemente l’utente al centro di tutto: è per questo che per ottenere un posizionamento elevato bisogna disporre di un sito veloce, che si legga ottimamente anche dai dispositivi mobili (smartphone e tablet) e che presenti contenuti pertinenti. Ma di questo parleremo in seguito.

    Quando si decide di dare il via ad un processo di SEO bisogna considerare che questa strategia presenta obiettivi nel medio-lungo periodo: è impensabile ottimizzare una pagina oggi e sperare di ottenere visite organiche già domani, perché ci vogliono minimo 3 mesi prima che Google decida in quale posizione meritiamo di stare. Tuttavia, se è vero che i risultati arrivano nel medio-lungo periodo, è anche vero che sono destinati a durare nel tempo: anche se Google modifica spesso i propri algoritmi, l’idea di base – quella di mettere l’utente al centro di tutto – resta sempre la stessa.

    CHI È DEGNO DI ESSERE TRA I PRIMI SU GOOGLE PER LA SEO?

    Partiamo dal presupposto che l’obiettivo principale di Google e, quindi, il criterio di classifica dei diversi risultati dipende unicamente da un concetto: quello di offrire sempre il miglior risultato per l’utente. Ciò significa che, per fare in modo che la maggior parte dei consumatori si affidi a questo motore di ricerca, Google sceglie accuratamente quali pagine mettere in evidenza e quali no.

    Giunti a questo punto, quindi, ci domandiamo: chi è degno di essere tra i primi su Google per i risultati organici, naturali? Come dicevamo, la strategia di SEO si suddivide in attività sul sito (on site) e attività esterne al sito (off site). A livello di attività on site, il sito dovrebbe possedere le seguenti caratteristiche:

    • Velocità. È fondamentale che il sito non presenti tempi di caricamento estremamente lunghi per non spazientire l’utente: Google si accorge facilmente quando una pagina risulta troppo lenta e la penalizza. Se vuoi essere sicuro di non incorrere in questo problema, puoi utilizzare un tool che lo stesso motore di ricerca mette a tua disposizione per conoscere la velocità del tuo sito sia da dispositivo fisso sia da dispositivo mobile: Page Speed Insight.
    • Visualizzazione da mobile. Al giorno d’oggi la maggior parte degli utenti utilizza lo smartphone per ricercare informazioni o prodotti specifici su Google: avere un sito non ottimizzato per i dispositivi mobili può essere, quindi, controproducente.
    • Meta title e meta description. I cosiddetti “meta tag” sono elementi fondamentali per la SEO: ogni pagina deve contenere un titolo e una brevissima descrizione per poter essere posizionata per le parole chiave giuste e, allo stesso tempo, invogliare l’utente a cliccare sul risultato.
    • Immagini ottimizzate. Dare il via ad un processo di SEO immagini è fondamentale per aumentare il proprio posizionamento. Le immagini non devono essere eccessivamente pesanti e devono contenere nell’alt tag la keyword per la quale ci si vuole posizionare, nell’ottica di far sapere a Google di cosa trattano.

    QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLA SEO?

    Come dicevamo, l’ottimizzazione per i motori di ricerca presenta 2 obiettivi principali:

    • Attirare visite “naturali” – che vengono definite in termine tecnico “organiche” – al sito per far conoscere l’azienda e le sue caratteristiche all’utente;
    • Migliorare la User Experience all’interno del sito. Che cosa indica questo termine così particolare? Non è nient’altro che l’esperienza che l’utente compie quando si trova nel sito: rimane piacevolmente nelle diverse pagine o scappa a gambe levate? Google, in questo senso, si basa su algoritmi molto rigidi, che mettono costantemente l’utente al centro di tutto: è per questo che per ottenere un posizionamento elevato bisogna disporre di un sito veloce, che si legga ottimamente anche dai dispositivi mobili (smartphone e tablet) e che presenti contenuti pertinenti. Ma di questo parleremo in seguito.

    Quando si decide di dare il via ad un processo di SEO bisogna considerare che questa strategia presenta obiettivi nel medio-lungo periodo: è impensabile ottimizzare una pagina oggi e sperare di ottenere visite organiche già domani, perché ci vogliono minimo 3 mesi prima che Google decida in quale posizione meritiamo di stare. Tuttavia, se è vero che i risultati arrivano nel medio-lungo periodo, è anche vero che sono destinati a durare nel tempo: anche se Google modifica spesso i propri algoritmi, l’idea di base – quella di mettere l’utente al centro di tutto – resta sempre la stessa.

    CHI È DEGNO DI ESSERE TRA I PRIMI SU GOOGLE PER LA SEO?

    Partiamo dal presupposto che l’obiettivo principale di Google e, quindi, il criterio di classifica dei diversi risultati dipende unicamente da un concetto: quello di offrire sempre il miglior risultato per l’utente. Ciò significa che, per fare in modo che la maggior parte dei consumatori si affidi a questo motore di ricerca, Google sceglie accuratamente quali pagine mettere in evidenza e quali no.

    Giunti a questo punto, quindi, ci domandiamo: chi è degno di essere tra i primi su Google per i risultati organici, naturali? Come dicevamo, la strategia di SEO si suddivide in attività sul sito (on site) e attività esterne al sito (off site). A livello di attività on site, il sito dovrebbe possedere le seguenti caratteristiche:

    • Velocità. È fondamentale che il sito non presenti tempi di caricamento estremamente lunghi per non spazientire l’utente: Google si accorge facilmente quando una pagina risulta troppo lenta e la penalizza. Se vuoi essere sicuro di non incorrere in questo problema, puoi utilizzare un tool che lo stesso motore di ricerca mette a tua disposizione per conoscere la velocità del tuo sito sia da dispositivo fisso sia da dispositivo mobile: Page Speed Insight.
    • Visualizzazione da mobile. Al giorno d’oggi la maggior parte degli utenti utilizza lo smartphone per ricercare informazioni o prodotti specifici su Google: avere un sito non ottimizzato per i dispositivi mobili può essere, quindi, controproducente.
    • Meta title e meta description. I cosiddetti “meta tag” sono elementi fondamentali per la SEO: ogni pagina deve contenere un titolo e una brevissima descrizione per poter essere posizionata per le parole chiave giuste e, allo stesso tempo, invogliare l’utente a cliccare sul risultato.
    • Immagini ottimizzate. Dare il via ad un processo di SEO immagini è fondamentale per aumentare il proprio posizionamento. Le immagini non devono essere eccessivamente pesanti e devono contenere nell’alt tag la keyword per la quale ci si vuole posizionare, nell’ottica di far sapere a Google di cosa trattano.
    • Contenuti originali. I cosiddetti “contenuti duplicati”, ossia i testi che risultano identici all’interno dello stesso dominio o tra domini differenti vengono penalizzati pesantemente da Google, che premia l’originalità.
    • Contenuti lunghi ed approfonditi. Prova ad immaginare di cercare un’informazione su Google, di entrare nel risultato presente in prima posizione e di trovare una risposta di 3 parole. Deludente, vero? Ecco, il sommo motore di ricerca vuole evitare che l’utente decida di non affidarsi più a lui e, per questo, predilige le pagine esaurienti ed approfondite.
    • Per riuscire nell’intento di avere un sito ottimizzato è necessario, possibilmente ancora prima della creazione del sito stesso, effettuare un’analisi approfondita delle parole chiave giuste per la tua azienda. In questo modo sarà possibile conoscere anticipatamente le keyword per le quali si vuole essere primi su Google e, successivamente, improntare l’intera struttura interna del sito e del blog sulla base di queste.
    • E cosa succede, invece, con le attività off site? Per Google è fondamentale che il sito, oltre a crearsi autorevolezza da solo attraverso le strategie on site, acquisisca la fiducia del mondo del web. In che modo è possibile raggiungere questi risultati per essere primi su Google? Esistono principalmente 2 fattori che il motore di ricerca valuta in modo positivo:
    • Backlink. Si tratta dei link in entrata, ossia quei link che il tuo sito ottiene da siti terzi. Quando qualcuno ti “linka”, significa che ha stima di te e che valuta positivamente il tuo sito: nessuno, infatti, sarebbe così masochista da linkare un sito scarso e poco efficace. È per questo motivo che, maggiore sarà il numero di backlink che avrai a tua disposizione, maggiori saranno anche le probabilità che Google decida di inserirti tra le prime posizioni.
    • Social Media Marketing. L’attività sui Social Network aiuta ad aumentare la brand reputation online della tua azienda: utilizzare costantemente i Social Media e condividere al loro interno gli articoli e i contenuti del sito ti permette di essere visto in modo positivo dal motore di ricerca.
    • Questi sono i principali fattori su cui Google basa la propria scelta, ma, ovviamente, il mondo della SEO è vastissimo. Scoprilo da cima a fondo grazie alle seguenti letture:
    • Indicizzazione SEO: cos’è e come funziona?
    • Ottimizzazione SEO: 7 consigli per mantenere il ranking del tuo sito web;
    • Tecniche SEO: ecco quelle che funzionano nel 2018!
    • Come sempre, puoi accedere anche ai nostri video per ottenere ulteriori informazioni:

  • Rif. 815
  • Facebook: creare un post Seo

    I post che pubblichi nella tua Pagina Facebook dovrebbero includere almeno una parola chiave riguardante il contenuto che stai condividendo. È quindi buona norma inserire, oltre al link di un contenuto che vuoi condividere, una breve frase esplicativa contenente la parola chiave scelta possibilmente all’inizio del post, visto che Google la tiene in maggiore considerazione.

    Quando aggiungi nuove foto, inserisci una didascalia contenente le parole chiave.

    Cerca Di Coinvolgere Il Pubblico
    Le metriche di coinvolgimento in realtà non influenzano la tua posizione nei risultati di ricerca organici più di tanto, ma contano!

    Fa aumentare l’esposizione dei tuoi post al pubblico. E l’esposizione porta ad una maggiore discussione, che porta poi a un aumento di visite al sito web, a obiettivi importanti quali iscrizione al sito o alla newsletter, a una maggiore visibilità dei post nelle bacheche di Facebook (qui sì influenziamo il suo algoritmo di visibility) e supportiamo Awareness e la Top Of Mind.

    Se stai coinvolgendo il pubblico, vuol dire che stai parlando alla gente di argomenti che gli piacciono e a cui si interessano.


  • Rif. 816
  • Titolo Rilevante Per La Pagina Facebook

    Utilizza Un Titolo Rilevante Per La Pagina Facebook:
    Il nome della pagina è anche il titolo della pagina. Compare in cima alla scheda della pagina o del browser e appare nei risultati di ricerca come meta title. È meglio usare nomi “brandable” o “memorabili”.

  • Rif. 817
  • Ecco le 10 ragioni per cominciare a usare WordPress adesso:

    1) Google ama WordPress
    Google e WordPress
    Nell’era del SEO dove tutti studiamo posizionamento, indicizzazione e altre follie da laboratorio, WordPress diventa sempre più il Re della collina. Infatti WP nasce come piattaforma Blogging, solo dopo si è evoluto per gestire un vero e proprio sito web! Il punto che devi portare a casa è questo: WordPress è codificato per essere indicizzato bene da Google.

    2) Ancora SEO, SEO, SEO
    Un altro motivo per lasciare perdere i sitarelli Drag & Drop o altre forme di CMS troppo complicate per un comune mortale è che WordPress ha un codice molto pulito da se e che non hai bisogno di mettere mano ad esso per ricevere visite dai motori di ricerca.

    Ottimizza la SEO del tuo sito WordPress grazie a questi preziosi consigli.

    LEGGI
    3) WordPress è estremamente facile da usare
    Se già conosci un po’ WP avrai notato che le aree di gestione sono veramente intuitive, flessibili e di facile utilizzo. Conosco una bambina di 12 anni che usa WordPress e – seppur in forma elementare – sa usarlo alla grande. Insomma, con un po’ di buona volontà, tenacia e apprendimento, WordPress è davvero una soluzione adatta a tutti.

    4) Non dimenticarlo: WordPress è gratuito.
    Quindi non devi spendere soldi per usarlo, montarlo, smontarlo, modificarlo, riaggiustarlo o qualunque altra attività che coinvolga usare WordPress. È gratis. WordPress è stato creato in Open Source il che significa che migliaia di sviluppatori in giro per il mondo si dedicano ogni giorno al suo sviluppo e miglioramento.

    Infatti WP è un software online che si installa su un server e come puoi immaginare viene aggiornato molto spesso apportando così nuove funzionalità sempre più all’avanguardia.

    Per imparare come installare WordPress, guarda il mio video qui.

    5) I temi per WordPress sono i più belli del mondo
    tema enfold WordPress

    Vero. I temi per WordPress, soprattutto quelli che si trovano su piattaforme come Themeforest, sono accattivanti, ottimizzati per la SEO, e personalizzabili.

    Vi sono anche molti temi gratuiti, ma ti consiglio sempre di valutare un tema a pagamento, perché sono constantemente aggiornati e godono di supporto dedicato.

     6) Puoi creare pagine all’infinito!
    Il tuo sito in WordPress può avere una pagina soltanto… oppure infinite! Non esistono limiti al numero di pagine e post che puoi creare una volta che lo hai installato. I programmini per creare siti in modo facile hanno alle volte un costo aggiuntivo per il numero di pagine che vuoi avere. Se sei un creatore di contenuti prolisso… oppure sei un web marketer che lavora esclusivamente con landing page mirate, WordPress fa per te.

     7) WordPress ama Google, ma ODIA lo SPAM
    come proteggere il tuo sito dallo spam
    A dire il vero anche io! Ma restiamo su WordPress. Akismet, un’agenzia di geni ha creato un plugin che permea il tuo sito proteggendolo da ogni forma di SPAMMING che potrebbe attaccare la tua area blogging così come i tuoi contact form. Proteggere il tuo sito con Akismet è talmente facile che questo plugin ti viene installato di default, devi solo Attivarlo una volta che sarai operativo. E si tratta veramente di un click.

    8) WordPress ama anche i Social Network, e ne è riamato
    Integrare WP con i Social Network è davvero un gioco da ragazzi. Vi sono moltissimi plugin che permettono questa integrazione, installabili ed utilizzabili con pochi click. Potrai quindi rendere virali i tuoi contenuti, e allo stesso tempo aumentare il traffico del tuo sito web, ed anche le conversioni.

    10) WordPress è flessibile e personalizzabile, anche se non conosci il codice HTML e CSS
    Ti consiglio di farti una infarinatura di HTML e CSS, perché conoscere e apprendere il linguaggio del web ti pone sempre su una posizione avvantaggiata rispetto a chi non sa assolutamente niente di codice. WordPress in ogni caso è la soluzione ideale sia per chi desidera intervenire direttamente su HTML e CSS, sia per chi non vuole interagire con essi, ma vuole comunque attivare delle modifiche in autonomia.

    La grande flessibilità di WordPress ti permette di personalizzare il layout del tuo sito web come desideri, anche se non sei un webmaster. In questo modo, potrai anche risparmiare parecchio denaro, effettuando in autonomia modifiche e aggiornamenti sulla tua piattaforma.

  • Rif. 818
  • Perchè essere visibili

    Aumentare visibilità su Google: come essere visibili su Internet

    Il tuo sito è invisibile sul web? Sei nelle ultime posizioni di Google? Non perdere altri soldi. Non c’è cosa peggiore dell’aver fatto un sito e notare che non esiste tanto meno nel 2018. Già, perché farsi fare un sito serve, ma posizionarlo in prima pagina e avere visibilità su Google è un’altra cosa. Il sito internet, per un’azienda, un albergo, un ristorante o anche un semplice professionista, è indispensabile al fine di raggiungere nuovi clienti e impostare delle strategie di marketing. Avere un sito web non basta. E’ necessario che esso sia visibile dai principali motori di ricerca, in particolare è fondamentale la visibilità su Google. Per questo motivo il posizionamento naturale sul web è imprescindibile, ed è anche quello che porta maggiori risultati. Cioè un sicuro ritorno di investimento.

    Cosa è il posizionamento naturale su Google?

    Il posizionamento naturale su Google è il più efficace metodo per ottenere visibilità duratura sul web, legata ai contenuti e ai prodotti proposti. Si ottiene mediante delle tecniche di ottimizzazione del sito, che non implicano l’acquisto di link o pubblicità da altri siti. In buona sostanza il posizionamento naturale si ottiene con l’opera di ottimizzazione del SEO specialist. Nessuna stregoneria, solo pratiche naturali, derivanti dall’esperienza, dall’analisi e dallo studio. Nel 2018 questo discorso vale ancora di più, dopo tutti gli aggiornamenti basati sulla qualità e i dati che illustrano che 9 utenti su 10 cliccano sui risultati organici e non in quelli sponsorizzati di Google Ads.

    Perché conviene essere visibili su Google

    visibilità su googleIl posizionamento naturale conviene perché a differenza del posizionamento a pagamento e di tutte le opportunità di veicolare traffico attraverso programmi pubblicitari, esso costa meno a ha maggiori possibilità di generare il RITORNO DI INVESTIMENTO. In termini pratici: se posizionare nella prima pagina di Google un sito di un albergo costa 1500 euro, il ritorno è lampante: basterà vendere 30 prenotazioni per recuperare il costo iniziale. Cosa che con la prima pagina di Google è perfettamente normale. Oggi come oggi conta una sola parola nel web marketing: il target. L’obiettivo.

    Un SEO specialist serio e preparato fa risparmiare tempo e soldi al cliente col posizionamento naturale, senza offrire scorciatoie a pagamento, per un semplice motivo: i suoi interventi, i suoi consigli mirano a soddisfare le esigenze dell’utente potenziale. Se possiedi un sito lo specialista ti aiuterà a trovare il percorso migliore per ottenere visibilità sulle ricerche effettuate dagli utenti, non disperdendo le potenzialità del sito. I risultati si ottengono col tempo, ma iniziando a migliorare le posizioni fin da subito.

    Attenzione a chi ti offre la luna per nulla

    Il Posizionamento Naturale è un lavoro serio, che richiede tempo, applicazione, prove, test mirati sul tempo, analisi dei dati di traffico e del comportamento degli utenti, nonché una generale supervisione del sito e della sua capacità di generare conversioni, cioè di trasformare le visite in una vendita. Pertanto DIFFIDA da chiunque ti offra un servizio di posizionamento a bassissimo costo, promettendo l’inserimento in 10.000 MOTORI DI RICERCA o DIRECTORY. Dopo un mese di eccitazione ti renderai conto di aver sprecato 150 euro per delle operazioni gestite da un software che ha iscritto il tuo sito nei posti sbagliati. La visibilità si ottiene con la qualità.

    Come aumentare la visibilità su Google?

    Come faccio ad essere visibile col mio sito su Google? La risposta è semplice. Se sei interessato a migliorare la visibilità del tuo sito sui motori di ricerca, compila senza impegno il modulo di contatti sottostante. Riceverai nel giro di 24 ore un report sullo stato del tuo sito, con il preventivo. Il costo delle operazioni dipenderà dall’analisi della concorrenza, dalle parole chiavi scelte nonché dallo stato iniziale del tuo sito: il mix di questi elementi determina cosa serve per portare in alto su Google il tuo sito. Non ci sono spese aggiuntive. Il lavoro è online e per tenersi in contatto, oltre a Skype e al telefono, ci sono le mail.

    Migliorare posizione su Google: i primi posti

    Come salire di posizione su Google? Come essere in prima pagina su Google? Ricevo spesso domande di questo tipo. Non esistono trucchi, ma tecniche di posizionamento che aiutano a raggiungere i primi posti, compresa la visibilità su Google Maps, assai rilevante per tutte le attività locali, grazie al servizio gratuito offerto da Google My Business.

    Per migliorare il posizionamento del sito su Google occorre mettere il tuo sito nelle condizioni di rispondere alle esigenze di qualità richieste dal motore di ricerca per qualsiasi informazioni richiesta (detta “query”). Google basa l’indicizzazione sulla qualità dei contenuti e l’attendibilità delle risposte fornite.

    Pertanto il miglior modo per ottimizzare una pagina web è identificare quali sono le parole chiavi cercate dalle persone in relazione al nostro contenuto, e migliorarlo tendendo conto della ragion d’essere della query. Facendo in modo che i contenuti del  tuo sito siano in grado di fornire risposte attendibili, utili, condivisibili su tutto lo spettro di informazioni a cui l’utente potrebbe essere interessato.

    Un contenuto ricco di informazioni, autorevole, spendibile come consiglio o suggerimento, è in genera una pagina web che sa rispondere a domande aggiuntive. Se cerco – per esempio – informazioni su un hotel a Roma, potrei essere interessato ad averlo in centro. Allora io cerco “hotel a Roma centro” con il chiaro intento di escludere da questa ricerca tutti gli hotel che non sono in quella specifica area geografica. Pertanto Google premierà solo quei siti che effettivamente operano questa ricerca raffinata, in particolare le pagine di ricerca raffinata di un portale turistico. Oppure, molto più semplicemente, nell’ambito del posizionamento su Google Maps, mostra tutti quegli alberghi che geograficamente stanno in centro.

    Quindi, in definitiva, per salire di posizione su Google ed essere nei primi posti quando si effettua una ricerca, occorre dotare il sito di contenuti che effettivamente corrispondono a ciò che cerca l’utente.

    Come faccio salire il tuo sito nei primi posti di Google

    Si dice che l’unica cosa che conta è la prima pagina del motore di ricerca. Però essere in prima pagina di Google con una keyword, puntando unicamente su di essa non porta lontano. Il motivo è semplice: Google premia quei siti autorevoli in grado di posizionarsi su più parole chiavi. Anzi, è un sintomo di qualità: maggiore è la capacità della pagina web di essere visibile per più keyword, migliore è la possibilità che si posizioni per le parole con più traffico.

    Quello che faccio io per salire su Google è quanto segue

    • Analizzo la concorrenza, cioè studio le pagine web che sono ai vertici delle parole chiavi richieste dal mio cliente. Identifico in esse un pattern comune, cioè uno o più motivi di fondo (cioè i fattori di posizionamento) per i quali queste pagine sono naturalmente in alto e occupano i primi posti di Google.
    • Pongo le premesse perché il sito del cliente non violi le linee guida di Google e abbia l’opportunità di sfruttare al meglio i fattori di posizionamento. Elimino gli errori che ostacolano la corretta indicizzazione.
    • Analizzo le query, cioè le ricerche informative che gli utenti formulano su Google. Le analizzo dal punto di vista semantico. Mi chiedo: cosa esattamente cerca un utente, quando effettua una ben definita richiesta, in sostanza quando digita una parola chiave su Google? Studio attentamente il comportamento degli utenti, mi chiedo cosa farei io, analizzo la portata della ricerca in siti tematici e cerco di corrispondere al bisogno di informazione dell’utente. Questa informazione può essere semplice (es.: hotel a Roma centro) o più dettagliata. Io faccio comunque in modo che il sito del cliente sia in linea con le aspettative dell’utente, fornendo ad esso la risposta più plausibile e concreta. In sostanza: creo uno o più contenuti di alta qualità che siano altamente informativi per l’utente (cd. web content marketing).
    • Faccio in modo che il contenuto creato sia altamente ottimizzato in ogni parte. Mi assicuro che il sito rispetti le linee guida, ma che possieda un profilo di ottimizzazione al 100%, nei limiti dell’appoggio dato dal cliente e dei mezzi messi a sua disposizione, della natura del sito. L’idea è quella di avere un sito talmente migliorato che in futuro possa andare avanti da solo, con la sola opera del cliente.
    • I contenuti creati od ottimizzati devono essere diffusi online: cerco di costruire un profilo di link building e link popularity di alta qualità, basato su pochi link tematici ma buoni, su contenuti che per la loro qualità ottengono condivisioni sociali, traffico e link in entrata.
    aumentare la visibilità su Google
    I risultati possono essere verificati su strumenti attendibili come Google Search Console.

    Come verifico i tuoi risultati?

    Una volta che mi è stato affidato l’incarico lo stato del posizionamento precedente alla consulenza viene registrato e certificato. I miglioramenti pertanto possono essere verificati direttamente, in quanto tangibili, anche dal cliente. Soprattutto però sono direttamente verificabili nei file di statistica dei contatori. Io utilizzo Google Analytics per tracciare il comportamento dei navigatori sui siti e il cliente vi avrà libero accesso, verificando di persona l’andamento del traffico sul proprio sito. Utilizzo in combinato Advanced Web Ranking, un software professionale che traccia le posizioni e i risultati sulle pagine di Google e Google Search Console, per avere sott’occhio le impressions (numero di volte che il sito viene visualizzato su Google per una determinata keyword) e i click.


  • Rif. 819
  • ANALISI DI MERCATO E DELLA CONCORRENZA

    1. Analisi del mercato di interesse: ogni settore di business ha delle dinamiche proprie e delle metodologie di approccio completamente diverse, per questo richiede una cura approfondita nella comprensione delle regole che lo governano e nello studio degli andamenti nel tempo e dei dati utili;
    2. Analisi dei principali competitors: quali sono i principali concorrenti? Quali fattori ne hanno determinato il successo o la disfatta? Che tecniche essi mettono in atto e come si propongono nei confronti degli utenti? Queste e molte altre domande sono utilissime già nella fase preliminare dell’azione di marketing;
    3. Analisi SWOT: ci avvaliamo di una delle più utili analisi mai brevettate per stabilire quali sono i punti di forza e di debolezza dei nostri clienti e dei relativi concorrenti, nonché cosa rappresenta una minaccia e cosa invece un’opportunità;
    4. Analisi del target: a chi parla la vostra azienda? A quale tipologia di utenti si rivolge e per chi pensa e crea prodotti e servizi? Solo idee chiare possono dare avvio a percorsi di marketing ben definiti e vincenti;
    5. Delineamento dell’obiettivo di marketing: ciascuna realtà aziendale ha degli obiettivi specifici nel breve termine, che possono essere le vendite nel caso di un e-commerce, l’incremento della Brand Awareness nel caso di un marchio, lo sviluppo della Brand Identity nel caso di un nuova realtà: a lungo termine il focus resta sempre e comunque quello di incrementare il fatturato.
    6. Definizione di una linea strategica: quando tutto è chiaro, siamo pronti per definire la linea e i mezzi più idonei per portare la vostra azienda verso il successo.

  • Rif. 820
  • Acquista un dominio

    Acquista un dominio
    Primo punto: devi scegliere il nome dominio, quello che digiti quando vuoi raggiungere il sito web. Si tratta di un secondo livello, composto dal nome che scegli e un’estensione (primo livello). I servizi per creare un sito web gratis di solito offrono il dominio di terzo livello. Ovvero miodominio.wordpress.com, non il massimo.

    Compra un hosting
    Il passaggio successivo riguarda l’acquisto dell’hosting WordPress. Sto parlando dello spazio web che ti à la possibilità di archiviare i file che compongono il tuo sito web e che permettono al lavoro di essere online. La scelta dell’hosting è decisiva, non fare economia su questo punto. Punta su un servizio che offre un buon support.

    Carica il CMS sul server
    Prendi il CMS dal sito web ufficiale e caricalo sul tuo hosting. Questa è la fase più delicata perché devi creare un database, prendere i file del pacchetto WordPress e portarli su una directory del server con l’FTP. Non è un’operazione complessa

    Ma per chi muove i primi passi in questo mondo può sembrare uno scoglio difficile da superare. Per questo ti lascio un video tutorial che semplifica ogni punto.


    Come installare WordPress.
    Se vuoi velocizzare il tutto ti consiglio di acquistare un hosting con WordPress preinstallato. In questo modo non devi fare altro che seguire i link che ti manda l’assistenza. Il CMS è già presente sullo spazio per creare un sito web gratis in italiano, e per iniziare a modificare il sito devi solo attivare il servizio.

    Completa l’installazione
    Come creare un sito visibile su Google? Assicurati di aver fatto l’installazione. Il tuo sito si vede? Metti il sito in manutenzione se prevedi tempi lunghi per terminarlo. Oppure aggiungi i contenuti e iscriviti alla Search Console inviando la sitemap.

    indicizzazione sito web
    Attenzione a questa spunta!
    Assicurati che su WordPress non ci sia la spunta che impedisce ai motori di ricerca di leggere il tuo sito. Altrimenti non riuscirai a farti trovare su Google. Se i problemi continuano verifica il robot.txt. A volte basta uno / in più per chiudere le porte.

  • Rif. 821
  • https://www.psicologo-onlineverona.it/

    Ultimo sito realizzato. Psicologo a Verona

  • Rif. 823
  • https://www.bricolario.eu

    VENDITA CANCELLETTI IN FERRO - PALETTI E RETI

  • Rif. 824
  • Creazione siti internet eCommerce

    Grazie ad un team specializzato le nostre realizzazioni di siti web sono curate e seguite in tutte le fasi, dal design alla User Experience, dalla compatibilità con i diversi dispositivi all’ottimizzazione sui motori di ricerca.

    Oggi il sito web aziendale non è più solo un biglietto da visita ma è un elemento fondamentale per far conoscere un’azienda, promuoverla e fidelizzare i clienti per questo è necessaria una comunicazione online efficace e mirata.


    Sviluppiamo inoltre piattaforme e-Commerce di ultima generazione rivolte sia al mondo business B2B che a quello consumer B2C per farvi conquistare una posizione di primissimo piano sul mercato ed incrementare le vendite.


  • Rif. 827
  • wordpress woocommerce - Ralizza un sito Ecommerce

    Stai pensando di aprire un’attività che si basi su un sito e-commerce in cui vendere dei prodotti su Internet e vorresti qualche consiglio al riguardo? Hai fatto qualche ricerca, ma l’argomento ti sembra abbastanza complesso e vorresti sapere quali sono i migliori servizi a cui affidarsi? Niente paura, eccomi qui pronto a chiarire i tuoi dubbi.

    Se il tuo intento è quello di creare un sito e-commerce, devi come prima cosa sapere che ci sono diverse possibilità per farlo: è infatti possibile aprire un e-commerce gratuitamente, attraverso servizi online già quasi del tutto preconfigurati; in secondo luogo, se si hanno esigenze professionali e competenze tecniche più o meno avanzate, è possibile acquistare un hosting e un dominio e installare un CMS, un software adatto alla configurazione di un-ecommerce in ogni suo aspetto.
     In alternativa, è possibile realizzare un sito e-commerce da zero, attraverso il linguaggio di programmazione.


  • Rif. 828
  • Ecommerce: Prestashop o Woocommerce

    Ecommerce...

    Il motivo per il quale ho deciso di scrivere questo breve pezzo è aiutare, chi si appresta ad aprire uno shop online, a comprendere le differenze tra due piattaforme particolarmente in voga in questo periodo: Prestashop e Woocommerce. Negli ultimi due anni, insieme ai miei collaboratori, abbiamo realizzato una dozzina di progetti tra Woocommerce e Prestashop per PMI. Questi sono siti web: tutt’ora online, funzionanti, che fatturano regolarmente e dove è attivo un rapporto di collaborazione con il cliente.

    Grazie a queste esperienze mi sento di poter scrivere un punto di partenza per una valutazione realistica delle differenze.

    Funzionalità

    Il metodo usato in questa comparativa è semplice: si evidenziano le funzionalità native di Prestashop (PS d’ora in poi) che non sono supportate da Woocommerce (WOO d’ora in poi). La “natività” delle funzioni è un concetto fondamentale nel giudizio di una piattaforma; in un paragrafo più avanti affrontiamo proprio la questione dell’aggiunta di plugin di terze parti, al fine di estendere l’offerta delle features.

    Funzionalità Prodotti

    • Selettori personalizzati per gli attributi. Pensiamo a una scheda prodotto di una maglietta, dove si possa scegliere il colore. Con PS è possibile associare come oggetto UI un colore o un’immagine. WOO utilizza invece il semplice menu select a discesa, un elemento non particolarmente accattivante per l’utente.
    • Condizione prodotto nuovo e usato. Non è una casistica che abbiamo mai incontrato, ma PS è in grado di gestire tutta una serie di differenze che riguardano l’acquisto di prodotti usati rispetto ai nuovi.
    • Codici Prodotto. WOO consente, sì, di inserire un codice univoco per ogni referenza, ma non ha una gestione di tutti quei codici ulteriori come l’EAN13 e altri internazionali (jan, upc, …).
    • Calcolo sconti stock. Con PS si possono organizzare cambi di prezzo in base alle quantità di prodotti messi nel carrello e visualizzare le variazioni direttamente sulla scheda prodotto.

    Gestione del catalogo

    • Importazione CSV del database. PS offre un’intera area dedicata all’importazione di prodotti, categorie, clienti e ordini. E’ vero che anche WOO essendo basato su database MySQL può importare via CSV qualsiasi database esistente, ma l’operazione deve venire effettuata da un esperto che andrà a operare manualmente sulle query del db. Una faccenda più che delicata.
    • Gestione avanzata del magazzino. Questo aspetto di PS meriterebbe una guida a parte. In parole povere PS è dotato di un vero e proprio gestionale integrato, che può gestire: magazzini multipli, collegamenti con i POS, avvisi sulle quantità, email di riordino e tutti gli aspetti organizzativi e fiscali di un’attività commerciale.
    • Produttori e fornitori. Per associare un marchio a un prodotto su WOO si possono utilizzare delle soluzioni come gli attributi o le tassonomie, ma manca una gestione completa sia dei produttori (i marchi per l’appunto) e soprattutto dei fornitori (ovvero non il marchio diretto ma l’importatore/distributore da cui il negoziante acquista).

    Spedizioni

    • Corrieri, zone e limiti. In questo campo PS, pur non offrendo un sistema perfetto, è di nuovo un passo avanti a WOO. E’ possibile stabilire delle regole per le quali, ad esempio, se un carrello supera un certo peso si forza la spedizione con un corriere dedicato. Si possono, inoltre, definire tipologie di consegna esclusive per alcuni gruppi di clienti.
    • Tassazione e spedizioni. La tassazione è un aspetto molto delicato, soprattutto se si decide di spedire all’estero e PS garantisce la possibilità di impostare le diverse aliquote per ogni singolo corriere e zona di consegna.
    • Tracking e notifiche email. In collaborazione con il corriere si può collegare PS al sistema terzo e scaricare le informazioni sullo stato della spedizione; informando con un’email, se si vuole, il cliente a ogni variazione.

    Gestione del Negozio

    • Collegamento con piattaforme di pagamento. Una questione spinosa per alcuni ecommerce è l’integrazione, per i pagamenti tramite carta di credito, con piattaforme diverse da PayPal. A oggi il supporto delle banche italiane, non è per nulla soddisfacente, ma per esperienza ci sembra che PS goda di più moduli aggiuntivi dedicati ai diversi circuiti di pagamento, rispetto a WOO.
    • Gruppi di clienti. Con PS è possibile creare listini e condizioni differenti se i clienti appartengono a un gruppo specifico. Una funzionalità utile nel commercio B2B + B2C oppure nella profilazione di clienti TOP.
    • Gestione invio delle email. Su PS si può configurare l’invio di email ai clienti basate su eventi specifici e personalizzati come cambi di stato per ordini e consegne.
    • Documenti. WOO manca delle funzioni pensate per l’emissione di fatture/ricevute fiscali e bolle di consegna.
    • Statistiche. WOO offre un sistema di statistiche basilare che consente di monitorare il fatturato per mese e prodotto. PS estende i report collezionando una fetta di dati molto più ampia (clienti, rapporto carrelli conversioni, …).
    • Multilingua. PS integra la gestione multilingua, multi-valuta e geolocalizzazione. WOO supporta più lingue solo attraverso plugin come WPML.

    La questione di plugin e aggiornamenti

    Questo elenco di funzionalità, probabilmente un po’ noioso, serve per rendersi conto di quanto possa essere ricco di sfaccettature un progetto ecommerce. Le piattaforme di shop online hanno tutte una struttura basata su plugin o moduli aggiuntivi che estendono le funzionalità native, ma qui la differenza tra PS e WOO è sostanziale.

    Attenzione a questo passaggio che è, secondo la nostra opinione, fondamentale.

    Come si comporta Woocommerce

    WOO è esso stesso un plugin di WordPress (WP d’ora in poi), una piattaforma che richiede continui aggiornamenti. Aggiornare sempre alla nuova versione di WP è estremamente consigliato, per questioni principalmente di sicurezza. Ogni update, tuttavia, richiede che tutti i plugin installati siano compatibili, e quindi aggiornati a loro volta. I plugin sono sviluppati solitamente da autori terzi e non dalla software house che produce WP, la Automattic inc. in questo caso. Questo si traduce in un rischio di incompatibilità futura delle funzionalità aggiuntive oggi installate, perché bisogna avere fiducia di molteplici sviluppatori sparsi per il mondo.

    Come si comporta Prestashop

    PS è invece una piattaforma sicura che non va aggiornata, se non in particolari casi. Molti moduli, inclusi nella prima installazione, sono inoltre sviluppati direttamente da Prestashop SA. PS offre quindi una garanzia sul fatto che una volta individuato il setup corretto dell’applicativo, questo rimarrà stabile nel tempo.

    Il mito della SEO

    Due righe vale la pena spenderle anche su alcune dicerie che gironzolano in rete tipo: ”A Google piace WordPress!”. Anche se espresso in maniera un po’ infantile, è comunque corretto dire che WP da un punto di vista SEO sia strutturato bene, ma… La SEO non la fa la piattaforma, ma la strategia! Chi si occupa di strutturare il sito, che sia lo sviluppatore o l’ecommerce manager in PS troverà tutti gli strumenti efficaci per gestire al meglio i motori di ricerca.

    Costi

    Veniamo a un tema caldo, che interessa soprattutto chi deve investire. Il costo come al solito dipende dal tipo di cura che ha il prodotto finale. Ci sono quindi siti in PS venduti a poco e fatti male, e siti in WOO venduti a molto e fatti bene. Per definire una regola più in generale però, si può dire che il lavoro del designer/sviluppatore su WOO è più semplice che su PS; e quindi le ore lavoro necessarie sono sostanzialmente meno se si usa WP.

    WOO è più semplice, PS è più solido.

    La questione dei costi dovrebbe tenere in considerazione anche i prezzi dei plugin/moduli aggiuntivi, che su WOO non sono così economici avendo per lo più licenze annuali.

    Conclusioni

    A leggere questo articolo sembrerebbe esserci un netto vincitore, ovvero Prestashop. In realtà, come spesso accade, la scelta di uno strumento dipende dalle necessità che si hanno. In questi mesi di lavoro abbiamo capito che, se si desidera realizzare un sito web (per un marchio ad esempio) dove il fulcro sia la presentazione del brand e delle collezioni e giusto in aggiunta una funzionalità di carrello elettronico, allora il binomio WordPress + Woocommerce è perfetto. Se, invece, si vuole entrare nel mondo del commercio online e fare della vendita il proprio core business, allora la scelta dovrebbe ricadere necessariamente su Prestashop.

    Piattaforme escluse…

    Dedico un’ultima nota sul fatto che nell’articolo, per quanto sia chiaro dal titolo, non siano state prese in considerazione altre piattaforme come, ad esempio, Magento. Questa scelta deriva dal fatto che l’esperienza maturata non è sufficiente per darne un giudizio credibile. Dopo anni abbiamo deciso di concentrarci esclusivamente su WordPress e Prestashop. Spero di aver offerto un punto di vista interessante sulla questione e mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni in merito oltre che confrontarci su eventuali approfondimenti.


  • Rif. 829
  • Realizzazione siti Ecommerce

    REALIZZAZIONE SITI INTERNET ECOMMERCE

      CREAZIONE SITI INTERNET ECOMMERCE
      SITI INTERNET ECOMMERCE

     


















     





























































































































































































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  • Rif. 830
  • Web Marketing Strategie.

    SEO

    Hai bisogno di un esperto SEO?

    Un esperto SEO ("ottimizzazione per i motori di ricerca") è una persona che può aiutarti ad aumentare la visibilità sui motori di ricerca. Se segui questa guida, dovresti riuscire ad avere informazioni sufficienti per creare da solo un sito ottimizzato. Oltre a ciò, potresti anche prendere in considerazione di assumere un professionista che ti aiuti a verificare le pagine.

    La decisione di avvalersi di un SEO è importante poiché può potenzialmente migliorare il sito e farti risparmiare tempo. Assicurati di comprendere quali sono i vantaggi potenziali dell'assunzione di un esperto nonché i danni che un SEO irresponsabile può causare al tuo sito. Molti SEO e altre agenzie e consulenti forniscono servizi utili per i proprietari di siti web, tra cui:

    Esame dei contenuti o della struttura del sito

    Consigli di natura tecnica sullo sviluppo del sito, ad esempio hosting, reindirizzamenti, pagine di errore, utilizzo di JavaScript

    Sviluppo dei contenuti

    Gestione delle campagne online per lo sviluppo delle attività commerciali

    Ricerca di parole chiave

    Formazione sulla SEO

    Esperienza in aree geografiche e mercati specifici

    Prima di iniziare la ricerca di un SEO, è consigliabile diventare un consumatore esperto, acquisire familiarità con i motori di ricerca e capire bene come funzionano. Consigliamo di leggere interamente questa guida e in particolare le seguenti risorse:


    Se stai pensando di utilizzare i servizi di un SEO, prima lo fai meglio è. Uno dei momenti migliori per iniziare ad avvalersi dei servizi di un SEO è in concomitanza con un aggiornamento del design del sito o con il lancio di un nuovo sito. In questo modo tu e il SEO avete la garanzia che il sito avrà un design che facilita la scansione da parte dei motori di ricerca. Tuttavia, un buon SEO può anche contribuire a migliorare un sito esistente.


    PPC SU GOOGLE ADS E FACEBOOK

    Sicuro come l’oro: anche nel 2020 il Pay-Per-Clic su Google Ads e su Facebook rappresenterà una delle strategie di marketing più efficaci, in particolare per promuovere nuovi siti, sponsorizzare eventi o lanciare prodotti. Il funzionamento di questi sistemi ha raggiunto un livello piuttosto evoluto, per cui non ci azzardiamo a entrare nel merito dei meccanismi di gestione di una campagna.

    Basti sapere che di base occorre impostare un budget giornaliero, indispensabile per foraggiare la pubblicazione di annunci che rimandano alla pagina Facebook, al sito, all’ecommerce, ecc. Ogni volta che un utente clicca l’annuncio, all’account associato viene addebitato un piccolo costo (da cui la formula Pay Per Clic).

    In certe situazioni una strategia del genere può essere deleteria, perché se applicata senza criterio comporta enormi costi nel lungo periodo.
    Ecco perché è buona norma studiare bene il settore, capire le potenzialità della campagna, indagare le keyword, condurre i dovuti test e monitorare l’andamento degli annunci. Solo così una strategia di Pay-Per-Clic può avere esito positivo, contribuendo alla visibilità dell’azienda e al coinvolgimento del pubblico, essenziale ad esempio quando si organizza un evento o si vuole diffondere una promozione.
    Con una spesa minima anche solo di 100-200 euro al mese è possibile ottenere migliaia di risposte dal pubblico, selezionando area geografica, interessi, età, genere (uomo o donna) e altri parametri.

    Targettizare il pubblico:territorio, età, orari, Keywords, interessi

     


  • Rif. 831
  • PPC CPM... Significato

    Cosa possiamo fare per te

     

     

    L’attività di Search Engine Marketing che sviluppiamo è conseguente ad una redazione di un piano strategico che garantisca un ritorno sull’investimento.


    Gli step del Piano Strategico:


    - Studio del target di riferimento, in particolare in relazione alle abitudini di navigazione

    - Definizione del budget giornaliero e totale da investire nella sponsorizzazione
    Definizione del periodo temporale in cui ottenere risultati concordati
    - Individuazione delle keywords che l’utente usa per la ricerca di determinati prodotti e servizi
    - Stesura dell’annuncio per creare annunci mirati e accattivanti che restituiscano visite e conversioni
    Monitoraggio per ottimizzare i risultati delle campagne create

     

    Con un numero sempre crescente di persone che utilizzano internet per cercare e acquistare prodotti online e anche di competitor presenti sul web, il Search Engine Marketing è diventato una strategia cruciale per aumentare la visibilità online di un’azienda.

     

    Da noi troverete professionisti che saranno in grado di offrirvi un servizio di consulenza per l’avviamento di una campagna affinché potrai in breve tempo incrementare il tuo business.


  • Rif. 832
  • Local Social Marketing

    I nostri servizi

     

     

    Siamo specializzati nello sviluppo di strategie integrate per accrescere la visibilità locale tramite lo sviluppo di piani specifici di Marketing nei seguenti ambiti:

    LOCAL SEO : pianificazione di  tutte quelle attività on-site e off-site che hanno il fine di aumentare la visibilità del sito web sui motori di ricerca (Google, Bing) per le ricerche che gli utenti digitano per trovare negozi e attività locali, in prossimità di una zona geografica.

    GOOGLE MY BUSINESS : creazione e ottimizzazione della scheda associata all’azienda, tramite l’inserimento di immagini, prodotti, servizi, link al sito web, orari di apertura e post per farla comparire nelle ricerche Google e sulle mappe.

    LOCAL ADVERTISING :  tramite strategie integrate di Search Engine Marketing e Social Adv in una determinata area geografica  per focalizzare la diffusione del messaggio, raggiungere gli obiettivi prefissati e ottimizzare l’investimento.


  • Rif. 833
  • Gestione canali Social

    Strategie di social media marketing al servizio della tua azienda

     

     

    Elaboriamo una strategia di Content Marketing totalmente personalizzata sui Social Media individuando gli strumenti più idonei per comunicare il messaggio ai potenziali clienti ponendo l'attenzione al raggiungimento degli obiettivi prefissati come:

     
    - Miglioramento della popolarità del brand
    - Aumentare le visite al sito 
    - Incremento delle vendite online
    - Acquisizione di lead
    - Iscrizioni alla Newsletter

     

    Le pagine possono essere interamente gestite dai nostri esperti oppure ci possiamo occupare della creazione e monitoraggio della pagina, lavorando in sinergia con il cliente nella pubblicazione dei contenuti.

     

    Vantiamo un'esperienza pluriennale nel Content Marketing, nella gestione dei profili e dei canali Social Media per aziende e liberi professionisti.


  • Rif. 834
  • Social Media Advertising

    SOCIAL MEDIA ADVERTISING

    Social Media Advertising

     
     
    L'Advertising sui Social Network è uno strumento di Marketing che permette di raggiungere una vasta audience con unalta profilazione su precise basi socio-demografiche. 
     
    Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn, Pinterest, Youtube sono piattaforme e community diverse, ciascuna con il proprio linguaggio e proprie dinamiche. Promuoversi tramite campagne di Advertising sui social network in maniera efficace è quindi possibile solo attraverso una strategia  mirata che deve essere studiata per coinvolgere gli utenti.
     
    L'obiettivo di queste campagne è quello di costruire relazioni e migliorare la percezione del brand, questo per generare traffico sul sito web, nuovi contatti e aumentare le vendite dei prodotti in un ambito dove l’approccio di vendita tradizionale sortisce effetti marginali.



     
     

    Obiettivi delle campagne di Social Media Advertising

     

     

    Progettiamo e sviluppiamo efficaci strategie per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

     

    1 - Conversione in acquisto

    Per portare gli utenti fuori dalla piattaforma social (Instagram, Facebook etc..) per convertire l’azione online in acquisto vero e proprio.

     

    2 - Raggiungere più utenti

    Ampliando la reach di un contenuto per dargli maggiore visibilità a pagamento, rispetto a quella ottenuta organicamente (cioè senza investimenti pubblicitari).

    3 - Engegment

    Portare gli utenti raggiunti a cliccare su un dato contenuto

    4 - Traffico

    Portare gli utenti raggiunti a uscire dalla piattaforma social (Instagram, Facebook etc..) per navigare su un sito web esterno, ad esempio la pagina di un e-commerce.

    5 Acquisizione Fan e Followers

    Aumentando il bacino d’utenza per poter parlare a più persone possibili, targetizzando in modo preciso le persone che si intendono raggiungere.

    I nostri ultimi progetti


  • Rif. 835
  • Come valutare l'andamento di una campagna a pagamento?

    Campagna SEO di successo – tutti i fattori da valutare

    Realizzare una campagna SEO di successo è piuttosto complesso poiché oltre al raggiungimento dei posizionamenti bisogna tener conto del ritorno sull’investimento del nostro cliente. In questo articolo vediamo tutti i fattori da considerare, come valutarne l’efficacia con esempi pratici e come calcolare il ROI delle campagne SEO.

    Le fasi di una campagna SEO

    Il posizionamento di un sito web prevede alcune fasi fondamentali e da cui non si può prescindere:

    • Ricerca delle parole chiave: identificazione di parole chiave pertinenti allo scopo del sito e allo stesso tempo corrispondenti alle query effettuate dagli utenti.
    • Analisi dei competitor: identificazione dei principali competitor e studio dei loro punti di forza e di debolezza. Questa fase comprende lo studio delle serp finalizzato al raggiungimento della prima pagina.
    • Ottimizzazione on site: attività svolte sulle risorse del sito per renderle tecnicamente indicizzabili. In questa fase vengono ottimizzati tutti i contenuti del sito, affinché siano interpretabili correttamente dai motori di ricerca e risultino pertinenti e di qualità per le parole chiave stabilite.
    • Indicizzazione: processo effettuato dai software dei motori di ricerca (crawler) attraverso il quale viene creata un’associazione tra una parola/frase ed una specifica risorsa web (es: pagina web). Il compito del SEO Specialist è controllare che le risorse facenti parte del sito siano indicizzate correttamente dai motori di ricerca e nel caso contrario rimuovere gli ostacoli che lo impediscono.
    • Ottimizzazione off site: attività finalizzate all’aumento della popolarità delle risorse del sito. Contenuti interessanti e di qualità tendono ad essere linkati da siti pertinenti di altrettanta qualità. In questa fase vengono individuati i corretti canali di condivisione per favorire la diffusione virale dei contenuti per attrarre link spontanei.
    • Monitoring: stabiliti gli obiettivi del sito, in questa fase vengono implementati i vari monitoraggi.

    Per poter parlare di campagna SEO tutte queste fasi devono essere presenti e se una sola di queste fasi è assente oppure è svolta in maniera non corretta o superficiale, l’intera campagna è compromessa, il traffico organico invece di migliorare potrebbe peggiorare e nei casi peggiori il sito potrebbe essere penalizzato algoritmicamente o manualmente. In questo caso è necessaria un’altra fase:

    • Depenalizzazione: identificazione della causa/cause del declassamento inflitto da Google e conseguenti attività volte al recupero delle posizioni nella serp e del conseguente traffico organico.

    Valutare l’andamento di una campagna SEO

    Acquistare una campagna SEO significa prima di tutto acquistare traffico organico qualificato, cioè pertinente ed interessato ai propri servizi/prodotti.

    Per valutare la bontà delle attività svolte dall’agenzia o dal consulente, il primo passo consiste nel visualizzare l’andamento organico. A tal fine bisogna andare in Google Analytics al seguente percorso:

    • Rapporti > Acquisizione > Campagne > Parole chiave organiche

    Se l’andamento del traffico organico è positivo visualizzerete un grafico con un trend simile a questo:

    campagna SEO andamento traffico organico positivo

    Se invece l’andamento del traffico organico è negativo visualizzerete quest’altra tipologia di grafico:

    campagna SEO andamento traffico organico negativo

    Quest’ultima tipologia di grafico deve far scattare un campanello d’allarme: chi sta svolgendo i servizi SEO sta letteralmente danneggiando il vostro sito.

    Una volta accertato l’andamento, occorrerà verificare la qualità del traffico proveniente dal canale organico per rendersi conto se gli utenti che arrivano al sito sono pertinenti, cioè interessati ai servizi/prodotti che offrite. A tale scopo è possibile andare in:

    • Rapporti > Acquisizione > Search Console > Query

    Questo rapporto, visibile solo se sono collegati l’account Google Analytics con l’account Google Search Console (per maggiori informazioni vi rimando alla guida ufficiale), mostra le query per cui il tuo sito è visibile sui motori di ricerca, con tanto di metriche sulle impressioni e sui clic che hanno generato.

    L’analisi di queste query ci farà comprendere se il nostro traffico è pertinente o meno: le query rispondono ai servizi/prodotti che vendiamo oppure non hanno nulla a che fare?

    Qualora vogliate effettuare analisi più dettagliate vi consiglio questa guida sul traffico organico che prende in considerazione anche altri aspetti.

    Ora che sappiamo valutare l’andamento di una campagna SEO da un punto di vista tecnico, è importante valutare il volume di affari che sta generando.

    Come calcolare il ROI di una campagna SEO

    Il ROI (Return on investment) è un parametro che, tenendo conto del costo dell’investimento, risulta ancora più importante dei lead e delle vendite.

    Le logiche di marketing prevedono che una campagna pubblicitaria deve essere ritirata se non produce un ROI positivo oppure se produce un ROI inferiore ad altri canali di marketing.

    Quindi, se un cliente non registra un ROI positivo potrebbe giustamente decidere di ridurre l’investimento o interrompere la campagna ed investire in canali di web marketing più redditizi.

    Tipologie di ROI

    Ci sono due tipi di ROI: previsto ed effettivo.

    Il primo è quello che viene proposto ad un nuovo cliente in fase di prospect mentre il secondo è quello che presentiamo durante lo svolgimento della campagna.

    Saper calcolare il ROI delle campagne SEO e riportarlo in modo corretto diventa fondamentale se vogliamo che i nostri clienti continuino ad investire nella SEO e di conseguenza in Noi.

    Calcolo del ROI previsto

    Per calcolare il ROI previsto è necessario conoscere i seguenti dati del sito web:

    1. Sessioni medie mensili (in Universal Analytics il termine sessione è praticamente sinonimo di visita)
    2. Tasso di conversione
    3. Valore medio dell’ordine (per siti e-commerce)

    Poniamo il seguente esempio:

    1. Sessioni medie mensili = 10.000
    2. Tasso di conversione = 1,5%
    3. Valore medio degli ordini (per siti e-commerce) = 100 €
    4. Costo campagna SEO = 5.000 € anno

    In questo esempio per giustificare l’investimento al nostro cliente sarà necessario generare almeno 5.000 € di vendite supplementari durante la campagna SEO per eCommerce, poiché un volume di vendite inferiore comporterebbe un ROI negativo per il nostro cliente.

    Per stabilire il numero di vendite supplementari necessarie a generare 5.000 € bisognerà effettuare il seguente calcolo:

    • Vendite supplementari = Costo campagna SEO / Valore medio degli ordini = 5.000 / 100 = 50

    Quando si generano 50 vendite supplementari il nostro cliente è in pareggio, mentre da 51 vendite in poi il ROI è positivo.

    Ora è necessario calcolare il numero di sessioni supplementari che la campagna SEO dovrà generare per assicurare le 50 vendite supplementari. A tal fine la formula è la seguente:

    • Sessioni supplementari = Vendite supplementari / Tasso di conversione del sito web = 50 / 1,5% = 3.333

    Sarà, quindi, necessario generare almeno 3.333 sessioni supplementari tramite canale organico per non registrare un ROI negativo.

    Con questi dati e prevedendo di generare un numero di sessioni supplementari ed un numero di vendite supplementari che sia almeno il doppio rispetto a quello necessario (6.666 sessioni e 100 vendite) è possibile prevedere almeno 10.000 € di entrate supplementari per il nostro cliente.

    A questo punto è possibile stabilire il ROI previsto con la seguente formula:

    • ROI previsto = (Entrate supplementari previste – Costo campagna SEO) / Costo del progetto SEO = (10.000 – 5.000) / 5.000 = 100%

    In questo esempio è possibile prevedere un guadagno di 5.000 € per il nostro cliente, il doppio di quanto investito.

    Calcolo del ROI effettivo

    Il ROI effettivo è il parametro che realmente interessa al nostro cliente e da cui dipenderà il successo della campagna SEO. E’ possibile calcolarlo con la seguente formula:

    • ROI effettivo = Entrate totali provenienti da canale organico – Costo campagna SEO / Costo campagna SEO

    Conclusioni

    Quanto detto mi auguro sia di aiuto a tutte le aziende ed ai professionisti che ora hanno maggiore coscienza di cosa acquistano con una campagna SEO, possono valutarne l’andamento in autonomia e comprendere quanto stanno guadagnando (o perdendo) dall’investimento.

    Se hai altri suggerimenti in merito non esitare a scriverli nei commenti, potrebbero nascere spunti interessanti per migliorare il settore.


  • Rif. 836
  • Cos'è la Search Intent?

    Cos’è la Search Intent?

    La Search Intent è il motivo principale per cui un utente ha eseguito una ricerca online. Ogni giorno milioni di persone ricercano sul web qualcosa per soddisfare un reale bisogno:

    • informarsi
    • visualizzare un preciso sito web
    • richiedere servizi
    • acquistare prodotti

    I motori di ricerca e in particolare Google, sono lo strumento principale e permettono quindi di intercettare gli utenti che sono interessati a specifici servizi e prodotti quando ne hanno realmente bisogno.

    La maggior parte delle intenzioni di ricerca degli utenti possono essere classificate in una o più delle seguenti categorie di query:

    1. Navigazionale
    2. Informazionale
    3. Transazionale
    4. Indagine commerciale

    Vediamo cosa significano nello specifico.

    Mediante le query navigazionali, l’utente ha lo scopo di individuare uno specifico sito o pagina web.

    L’utente ha quindi già in mente il sito web che vuole navigare, spesso un sito ufficiale, e digita su Google il nome del dominio, il brand del sito o termini che lo identificano.

    Esempio di query navigazionale: zalando, gmail, facebook.com, sito governo, etc.

    Intento di ricerca informazionale

    Attraverso le query informazionali l’utente cerca informazioni su un argomento generico o specifico, con lo scopo di imparare qualcosa dalla lettura o dalla visualizzazione di contenuti sul web, come ad esempio testi, immagini, video, podcast, etc.

    Esempio di query informazionale: guerra del golfo, come dimagrire in poco tempo, etc.

    Intento di ricerca transazionale

    Con le query transazionali, un utente ha l’intento di completare una transazione sul web, free o pay, di un prodotto/servizio.

    Lo scopo è quello di effettuare un download, di acquistare qualcosa, chiedere informazioni su un servizio oppure svolgere un altro tipo di azione che ha una forte possibilità di condurre a una vendita successiva.

    Esempio di query transazionale: scarpe adidas outlet, avvocato penalista Milano, etc.

    Essere posizionati su Google per parole chiave che intercettano query transazionali non solo comporta l’aumento di traffico verso il proprio sito, ma consente di intercettare utenti più qualificati, incrementare le vendite e generare più lead.

    Questo vale sia per il traffico organico che a pagamento.

    Intento di ricerca indagine commerciale

    Prima di stabilire quale prodotto o servizio acquistare, l’utente svolge ricerche con l’intento di formarsi sull’argomento e fare la scelta giusta.

    L’utente ha quindi l’intenzione di acquistare qualcosa, ma necessita di tempo per raccogliere informazioni prima di fare la propria scelta.

    Questo tipo di intento di ricerca viene solitamente definito di indagine commerciale.

    Esempio di query indagine commerciale: meglio windows o mac, miglior dentifricio sbiancante, etc.

    Perché studiare le search intent?

    Per il consulente SEO lo studio della search intent risulta un aspetto fondamentale sia per definire la strategia di ottimizzazione del sito, che per stabilire le attività di Content Marketing, ossia quali e quanti contenuti bisogna produrre per il sito web da posizionare.

    Scrivere un contenuto senza un’analisi della search intent comporta quasi sempre risultati scadenti in termini di visibilità e posizionamento su Google.

    Riuscire a capire chi sono i propri utenti e cosa esattamente vogliono, consente di creare contenuti e pagine di destinazione che soddisfano meglio le loro esigenze.

    Sapere perché gli utenti stanno cercando qualcosa, ti aiuterà a creare contenuti in grado di rispondere alla loro domanda nel modo più chiaro possibile, espandendoli per coprire anche query e argomenti strettamente correlati, in modo che gli utenti non debbano tornare sul un motore di ricerca per cercare ulteriori informazioni sullo stesso argomento.

    Come ottimizzare i contenuti per la Google Search Intent?

    Adattando le pagine di destinazione e i contenuti alle ricerche degli utenti. Ad esempio se gli utenti cercano informazioni su un argomento bisogna fornirgli un contenuto che contenga le informazioni desiderate su questo argomento.

    Se un utente vuole comprare un prodotto, bisogna fornirgli un contenuto che li metta in condizione di acquistare il suo prodotto.

    Se gli utenti vogliono richiedere un servizio, bisogna fornirgli una risorsa che li metta in condizione di richiedere questo servizio.

    Per stabilire l’intento di ricerca, occorre analizzare i dati su query e argomenti per poi stabilire le relative parole chiave.

    Solo in questo modo si può comprendere la Search Intent e il modus operandi per ottimizzare i contenuti.

    Naturalmente, mi rendo conto che non è sempre semplice determinare l’intento di ricerca di una query, però una verifica semplice da implementare per verificare che il tuo contenuto sia ottimizzato per la Google Search Intent, consiste nel confrontare il tuo contenuto con quello dei risultati già presenti sulla prima pagina di Google.

    Esempio pratico: le pagine dei competitor presentano mediamente 800 parole su un argomento e il tuo contenuto ha solo 400 parole?

    In questo caso, chiediti se hai risposto in modo soddisfacente alla query dell’utente e se puoi fornire informazioni aggiuntive o pertinenti per ampliare l’articolo e dimostrare che sei il più competente su quell’argomento.

    Conclusioni

    Nel corso degli anni, Google è diventato sempre più in grado di determinare la Search Intent dei suoi utenti e, naturalmente, vuole mostrare più in alto le pagine che rispondono meglio all’intento di ricerca dell’utente in merito ad una specifica query.

    È fondamentale, per la buona riuscita di una campagna SEO, che i contenuti che stai scrivendo si adattino sia ai termini che le persone abitualmente cercano, sia all’intento di ricerca del tuo pubblico.

    Assicurati che i tuoi contenuti siano informativi se le persone cercano informazioni e conduci gli utenti alle tue pagine di vendita se invece sono inclini all’acquisto di uno dei tuoi prodotti o servizi.

    Per convincere davvero le persone ad acquistare i tuoi prodotti, ad iscriversi alla tua newsletter o tornare sul tuo sito un’altra volta, dovresti tenere in forte considerazione la Search Intent.


  • Rif. 837
  • Come funziona la ricerca di Google?

    Come funziona la Ricerca Google: Scansione, Indicizzazione e Posizionamento

    Vuoi sapere come funziona la Ricerca Google? Semplice basta digitare una query e premere invio. Questo è quello che direbbero in molti. In realtà tale semplicità è possibile grazie ad un insieme complesso di processi dietro le quinte che consentono a Google di identificare le pagine più pertinenti che saranno mostrate, in ordine di rilevanza, all’utente finale. Vediamo le basi del funzionamento della ricerca per sfruttarla a nostro vantaggio.

    Come funzionano i risultati di ricerca di Google?

    Al fine di restituire i risultati più pertinenti per i propri utenti, i motori di ricerca come Google hanno un processo ben definito per identificare le migliori pagine web da mostrare all’utente in base alla ricerca effettuata.

    Questo processo si evolve nel tempo con l’obiettivo di rendere i risultati di ricerca sempre migliori. Le macro fasi di questo processo sono:

    1. Scansione
    2. Indicizzazione
    3. Posizionamento

    Approfondiamo ognuna di questa fasi per comprendere maggiormente Google come funziona.

    Google: scansione, indicizzazione e posizionamento

    Scansione del Web: GoogleBot

    GoogleBot è il crawler di Google che esegue la scansione del World Wide Web col fine di scoprire le nuove pagine da inserirle nei suoi indici.

    Ogni volta che Googlebot scansiona una pagina web, verifica il DOM (Document Object Model) per comprenderne la sua struttura e scoprire i link verso nuove pagine, le cui URL a loro volta saranno inserite in coda per essere scansionate in un momento successivo.

    La scansione avviene successivamente alla fase di scoperta, in quanto scansionare l’intero web ogni giorno sarebbe un’attività troppo costosa e dispersiva per il motore di ricerca e quindi Google suddivide la scansione su più istanze.

    Inoltre, è bene sapere che Google non esegue la scansione di ogni pagina web che esiste e che ci sono moltissime pagine escluse dal processo di scansione, indicizzazione e posizionamento per vari motivi, tra cui le direttive Disallow nel file Robots.txt e i filtri antispam.

    Indicizzazione: inserimento negli indici di Google

    L’indicizzazione è il processo in cui Google include le pagine web all’interno dei suoi indici.

    L’indice è un database che include informazioni sulle pagine scansionate da GoogleBot e consente di recuperare i dati quando un utente effettua una query nel motore di ricerca.

    In questa fase i contenuti vengono indicizzati ossia associati alla pagina che li contiene.

    Google attribuisce molto peso al contenuto di una pagina come segnale di ranking e nel 2016 ha confermato che il contenuto è tra i primi tre fattori di posizionamento insieme ai backlink (fonte della notizia).

    Per tale ragione deve essere in grado di comprendere la natura del contenuto di ogni pagina web di cui esegue la scansione.

    Quali contenuti indicizza Google di una pagina web?

    GoogleBot “vede” le pagine di un sito in modo molto diverso da quello che vediamo noi umani (sotto forma di DOM come spiegato prima).

    Se vuoi farti un’idea, puoi vedere il codice sorgente di una qualsiasi pagina web cliccando cliccando prima con il tasto destro e poi su visualizza sorgente pagina.

    Ad esempio, un utente umano vede il mio sito in questo modo:

    cosa vede un utente

    Googlebot invece vede questo:

    cosa vede Googlebot

    Oltre al contenuto testuale della pagina, esistono altri elementi che GoogleBot analizza per capire meglio l’argomento di una pagina, tra cui:

    Meta Tags: tra cui il Tag Title e il Meta Description presenti nel codice HTML i quali vengono utilizzati da Google anche per creare gli snippet dei risultati di ricerca.

    Per maggiori informazioni puoi leggere Meta Tags Google: Tag Title e Meta Description per la SEO dove spiego come compilarli in modo corretto.

    Attributi Alt delle immagini: brevi descrizioni del contenuto delle immagini. Poiché Google non può “vedere” le immagini (anche se ci sta lavorando), l’attributo alt gli consente di comprendere meglio il contenuto della pagina e svolge anche un ruolo importante per i disabili non vedenti che utilizzano programmi di lettura dello schermo per navigare il web.

    Dati strutturati Schema.org: è il markup che ci consente di fornire in modo più dettagliato la struttura delle informazioni di una pagina ai motori di ricerca e migliorare l’indicizzazione e la classificazione dei suoi contenuti. Per iniziare ad implementarli è consigliabile utilizzare l’Assistente per il markup dei dati strutturati.

    Per maggiori informazioni su cosa Google indicizza puoi leggere la documentazione ufficiale.

    Il tuo sito non è indicizzato? Leggi Come indicizzare un sito su Google dove spiego approfonditamente l’argomento con l’elenco di tutte le modalità di indicizzazione.

    Quali contenuti NON indicizza Google di una pagina web?

    È importante conoscere gli elementi di una pagina web che i motori di ricerca non riescono a rilevare, in modo da poter personalizzare i contenuti del nostro sito web per aiutare GoogleBot a comprenderlo meglio.

    Tra i contenuti che Google non riesce a rilevare troviamo:

    Audio e Video: proprio come per le immagini, è difficile per Google comprendere il contenuto di un file audio o il video se non inseriti in un contesto testuale.

    Questo è uno dei motivi per cui spesso file audio e video vengono accompagnati da trascrizioni su una pagina web, proprio per aiutare i GoogleBot a comprendere il contesto.

    Iframes: un tag iframe viene utilizzato di norma per incorporare contenuti di una pagina web su di un’altra pagina web.

    Google non può considerare questo contenuto ospitato come parte del contenuto della pagina ospitante, specialmente se la pagina incorporata appartiene ad un dominio differente rispetto a quello che la ospita.

    Storicamente Google si è limitato ad ignorare i contenuti presenti in un iframe, ma possono esistere casi che costituiscono un’eccezione a questa regola generale.

    Per maggiori informazioni su cosa Google non indicizza vi rimando alla documentazione ufficiale.

    Posizionamento: Classificazione dei Risultati

    Prima di decidere quali pagine prelevare dall’indice e mostrare all’utente in seguito alla sua ricerca, al fine di fornire risultati attendibili e pertinenti, Google applica una serie di algoritmi per classificare tali pagine e stabilire l’ordine in cui mostrare i risultati (il cosiddetto posizionamento sui motori di ricerca).

    In questa fase deve eseguire alcuni passaggi critici:

    1. Interpretare l’intento di ricerca dell’utente;
    2. Identificare le pagine nell’indice relative alla query;
    3. Classificare e restituire tali pagine in ordine di rilevanza e importanza.

    Questa è una delle aree principali su cui incide l’ottimizzazione per i motori di ricerca. I servizi SEO efficaci aiutano a influenzare la rilevanza e l’importanza di una pagine web per le ricerche correlate.

    Cosa significano Rilevanza e Importanza?

    Rilevanza: il grado con cui il contenuto di una pagina web corrisponde all’intenzione di ricerca dell’utente.

    Importanza: Google definisce l’importanza e l’autorevolezza di una pagina web in base alle referenze (i backlink) che riceve da parte di altri siti.

    Per Google un backlink vale come una raccomandazione nella vita reale, dove maggiore sarà l’autorevolezza della fonte che linka maggiore sarà l’importanza che verrà attribuita alla pagina linkata.

    Per comprendere ed assegnare rilevanza e importanza, Google utilizza complessi algoritmi progettati per tenere conto di centinaia di segnali che aiutano a determinare la rilevanza e l’importanza di una determinata pagina web.

    Questi algoritmi cambiano spesso in quanto i motori di ricerca lavorano continuamente per fornire i migliori risultati ai loro utenti.

    Anche se non conosceremo mai l’elenco completo dei segnali che Google utilizza nei suoi algoritmi ai fini di classificazione, lo studio dei motori di ricerca consente ad un consulente SEO esperto di venire a conoscenza di diverse logiche di posizionamento e poterle utilizzare per ottenere i migliori risultati.

    Conclusioni


  • Rif. 838
  • Cos'è WordPress?

    Cosa WordPress? Fondamentalmente, WordPress è lo strumento più semplice e popolare per creare il sito web o il vostro blog. In effetti, WordPress alimenta il 43% di tutti i siti web esistenti in Internet. Sì, più di uno sito su quattro è probabilmente creato con WordPress.

    A un livello leggermente più tecnico, WordPress è un sistema di gestione dei contenuti open source con licenza GPLv2, il che significa che chiunque può utilizzare o modificare gratuitamente il software di WordPress


  • Rif. 839
  • CPC - Costo per Click

    COSA POSSIAMO FARE PER TE

     

     

    L’attività di Search Engine Marketing che sviluppiamo è conseguente ad una redazione di un piano strategico che garantisca un ritorno sull’investimento.


    Gli step del Piano Strategico:


    - Studio del target di riferimento, in particolare in relazione alle abitudini di navigazione

    - Definizione del budget giornaliero e totale da investire nella sponsorizzazione
    Definizione del periodo temporale in cui ottenere risultati concordati
    - Individuazione delle keywords che l’utente usa per la ricerca di determinati prodotti e servizi
    - Stesura dell’annuncio per creare annunci mirati e accattivanti che restituiscano visite e conversioni
    Monitoraggio per ottimizzare i risultati delle campagne create

     

    Con un numero sempre crescente di persone che utilizzano internet per cercare e acquistare prodotti online e anche di competitor presenti sul web, il Search Engine Marketing è diventato una strategia cruciale per aumentare la visibilità online di un’azienda.

     

    Da noi troverete professionisti che saranno in grado di offrirvi un servizio di consulenza per l’avviamento di una campagna affinché potrai in breve tempo incrementare il tuo business.


  • Rif. 841
  • Cosa sappiamo di MUM

    Durante la conferenza annuale Google I/o 2021, Big G ha scommesso molto sull’intelligenza artificiale integrandola maggiormente nel suo sistema di ricerche. Per poter garantire un sistema semplificato, il team di Google Ai ha creato un nuovo modello basandosi sul preesistente Bert (Bidirectional Encoder Representations from Transformers) e, a differenza del suo predecessore, in grado di gestire ricerche più complesse.

    Il nuovo algoritmo prende il nome di Multitask Unified Model o più semplicemente Mum. “Ogni volta che facciamo un balzo in avanti con l'intelligenza artificiale, per rendere le informazioni del mondo più accessibili, lo facciamo in modo responsabile. Ogni miglioramento a Google Search viene sottoposto a un rigoroso processo di valutazione per garantire che stiamo fornendo i risultati più pertinenti e utili”, spiega nel blogpost della società Pandu Nayak, vicepresidente di Google Search.

    Big G, presentando Mum, ha spiegato che il nuovo algoritmo è mille volte più potente di Bert. Mille, in questo caso, non è un numero campato per aria: sono i nodi della rete neurale su cui è progettato Mum. L’idea alla base di questo algoritmo è quella di cercare di ricreare le sinapsi nervose del cervello umano e ogni nodo è un punto di decisione attraverso cui l’algoritmo fa passare la ricerca dell’utente.


  • Rif. 842
  • Come scegliere l'Hosting

    Chiedere informazioni prima di acquistare

    È consigliabile provare a contattare il fornitore di hosting prima di procedere all’acquisto online del servizio. Se qualcosa non vi è chiara o se volete essere sicuri che lo spazio Web disponga delle caratteristiche che a voi servono, mandate una mail o una richiesta al servizio di assistenza pre-vendita e valutate sia il tempo di risposta sia il grado di completezza della stessa. Questi possono essere elementi utili per capire come l’hosting provider potrebbe rispondere anche in caso di eventuali problemi futuri.

    Verifica inoltre se sono previste altre funzionalità aggiuntive come:

    • un servizio di backup dei dati;
    • la possibilità di poter essere risarciti se il servizio non ci soddisfa (dopo un periodo di prova iniziale);
    • l’assistenza 24 ore su 24 oppure solo in orario di ufficio;
    • il tipo di pannello di controllo offerto, i più comuni sono Plesk e Cpanel;
    • la possibilità di effettuare upgrade o downgrade del proprio piano se vi servono maggiori o minori risorse*;
    • il certificato SSL viene fornito e installato gratuitamente?
    • un forum dedicato agli utenti o una sezione di aiuto particolarmente curata nella quale è facile trovare la soluzione alle problematiche più comuni;
    • la possibilità di richiedere un indirizzo IP dedicato.

    * quasi tutte le aziende offrono diversi tipologie di hosting: piani di fascia bassa, di fascia media e di fascia alta. Alcune volte questi piani si differenziano tra di loro solo per lo spazio disco o la banda disponibile, in altri casi invece differiscono anche per altre caratteristiche come la memoria RAM dedicata o la quota di CPU assegnata.

    Poter disporre di un piano facilmente scalabile è sicuramente vantaggioso dato che permette di disporre di maggiori risorse in tempi brevissimi senza dover necessariamente effettuare la migrazione dei propri dati su un nuovo server.

    Tra gli hosting provider che utilizzo, ho utilizzato e che ti consiglio di prendere in considerazione, ci sono:


  • Rif. 844
  • La landing page.

    Sono molte le aziende che collegano le proprie campagne di digital marketing, anche a pagamento, alla homepage del sito: email, inserzioni sui social media o PPC. Si tratta però di un’occasione sprecata perché tutto il traffico che si presume sia targettizzato e quindi qualificato rischia di non avere opportunità di convertirsi in lead.

    La landing page è invece ottimizzata proprio per invitare il visitatore a compilare il form al suo interno con i propri dati e diventare un contatto commerciale a tutti gli effetti.

    Se ad esempio avete attivato una campagna PPC di Google AdWords che targhettizza una delle parole chiave principali del vostro business, anche riuscendo a convincere l’utente a cliccare perché legge quanto sia valida e completa la vostra proposta, se arriva homepage, quale sarà il passo successivo per lui? Cosa volete che faccia questo visitatore per ora ancora anonimo?

    La definizione dell’obiettivo della campagna dovrebbe essere il primo passo e, solo una volta individuata l’azione che si vuole fare compiere agli utenti, si deve fare in modo che a loro risulti il più naturale possibile. Per farlo, è molto meglio farlo atterrare su una pagina specifica.


  • Rif. 845
  • Meglio Wordpress o Joomla?

    WORDPRESS - JOOMLA

    È meglio WordPress o Joomla? Questa è una domanda che spesso ci fanno,  “dipende… da cosa cerchi”


    WordPress o Joomla quale scegliere?
    In realtà la risposta è diversa ogni volta, tutto dipende da chi mi rivolge la domanda.

    La mia risposta professionale se sia meglio WordPress o Joomla per un sito web è : “Quale è il tuo obiettivo?”
    A livello SEO non c’è nessuna differenza, se qualcuno dice il contrario o non è un SEO SPECIALIST o ha altri obiettivi in mente… non so magari farvi spendere soldi inutilmente.

    Non parlo di semplicità ma di risultati raggiungibili.. è chiaro che per un neofita a livello SEO sia più semplice partire con WORDPRESS, ma per un professionista la cosa è ben diversa.

    Ho deciso di scrivere questo articolo “WORDPRESS o JOOMLA?” perchè è una delle domande che mi viene proposta quotidianamente e perchè mi sono stancato che troppa gente si improvvisa e si vanta di essere un SEO SPECIALIST ed infanga chi di questo lavoro ne ha fatta una professione seria da anni.

    WordPress è senza dubbio il content management system più usato al mondo venuto alla luce come piattaforma esclusiva per il blog, negli anni si è evoluto facendo significativi passi avanti. Oggi oltre il 45% dei siti mondiali che utilizzano i CMS sono sviluppati su WordPress.

    Joomla è spesso considerato il compromesso tra WordPress e Drupal. Joomla è un content management system, che può essere eseguito con facilità su diversi web server. Non richiede, come drupal, un livello di esperienza tecnica elevato, ma offre molte delle seo caratteristiche importanti come robustezza e velocità. Come Drupal e WordPress, Joomla ha tanti plug-in e temi disponibili tra cui scegliere, Joomla è altamente personalizzabile e ricco di funzioni. 


  • Rif. 846
  • La struttura di navigazione

    La struttura di navigazione

    Una struttura di navigazione chiara è la pietra angolare di tutti i siti web di successo, essendo la chiave per la soddisfazione dei suoi visitatori. Se l’utente cliccando ed esplorando la struttura di una homepage riesce a orientarsi in modo rapido e intuitivo e trovare ciò che sta cercando, potrebbe non escludere di diventare un cliente o un utente abituale della relativa offerta. Per rendere il vostro sito web così user-friendly che le persone ameranno navigarci, esplorarlo attentamente e interagire con esso, necessitate delle seguenti nozioni di base:

    • Struttura chiara: gli utenti dovrebbero essere in grado di capire subito e con chiarezza la struttura del sito web e orientarsi facilmente.

    • Utilizzo intuitivo: gli utenti dovrebbero essere in grado di giungere all’obiettivo della propria ricerca in pochi clic (informazioni, prodotti o servizi).

    • Contenuti utili e comprensibili: il vostro content non deve solamente essere comprensibile per gli utenti, ma deve offrire anche informazioni rilevanti e soluzioni a problemi.

    • Elementi per l’interazione a portata di mano: gli utenti dovrebbero sempre sapere come entrare in contatto con fornitori e offerte del sito web (tramite questionari, login all’area riservata, ordini, valutazioni e così via).

  • Rif. 847
  • Sito internet Potenzialità 

    Una delle prime obiezioni alla realizzazione di un sito internet è la sua concreta utilità per la vostra organizzazione.

    “Ok, un sito può essere un modo per rendere reperibili i contatti aziendali (indirizzo della sede, email, telefoni…), ma non serve a nient’altro: la mia azienda non ha bisogno di un sito internet. Che poi, chissà quanto mi costa!”

    Questa frase potrebbe averla detta un qualunque imprenditore: dal gestore di una sala mensa all’industriale b2b, dalla libreria del centro al formatore professionale. E così le imprese rinunciano a creare un proprio sito web, ma magari spendono cifre anche notevoli per inserire i propri contatti nel database di grosse rubriche online senza sapere se i clienti hanno trovato il loro recapito su questi onerosi siti, oppure se gli è stato semplicemente suggerito da un collega o da un amico.

    In questo modo il canale web viene usato solo in minima parte, senza nessuna garanzia di ottenere risultati e senza la possibilità di misurare il rendimento dell’investimento fatto.

    Un sito web, invece, dà la possibilità di misurare nel dettaglio le visite ottenute e verificare l’effettivo uso del sito tramite strumenti quali il download di file (manuali d’uso, modulistica…), l’invio di richieste di informazioni, l’iscrizione a servizi (newsletter, aree riservate, ticketing online…), la partecipazione a sondaggi e altro ancora.


  • Rif. 848
  • Google Font, problema per le PA

    L’uso di Google Fonts in remoto determina un trasferimento sistematico verso Google di diversi dati personali degli utenti e dunque, secondo MonitoraPA, non sarebbe conforme alle disposizioni del GDPR in ordine al trasferimento transfrontaliero dei dati

  • Rif. 849